E’ il Cristo Crocifisso che ci salverà dai demoni che ci fanno “scivolare lentamente verso la mondanità”. E’ il tema che ha affrontato Papa Francesco nella messa mattutina presso Casa Santa Marta.
La parabola del Buon Samaritano che stamattina era nelle letture del giorno è stata ancora una volta una occasione per il Papa di parlare del rapporto tra legge e carità.
“La compassione è un sentimento che coinvolge, è un sentimento del cuore, delle viscere, coinvolge tutto. E’ patire con. Questo è la compassione. Il Signore si coinvolge con una vedova e con un orfano … Per Lui era più importante quella vedova e quell’orfano morto, che la folla alla quale Lui stava parlando e che lo seguiva. Perché? Perché il suo cuore, le sue viscere si sono coinvolti. Il Signore, con la sua compassione, si è coinvolto in questo caso. Ebbe compassione”. Così Papa Francesco stamane commentando durante la Messa a Santa Marta l'episodio evangelico della vedova di Nain.
I cristiani accompagnino con la preghiera i governanti. Si concentra su questa esortazione l’omelia odierna di Papa Francesco nella messa mattutina presso Casa Santa Marta.
Nell’omelia della Messa presso Casa Santa Marta, oggi il Papa invita tutti a contemplare la Beata Vergine Maria Addolorata, ai piedi della croce.
Papa Francesco riprende l’esempio di Don Milani nella sua omelia a Casa Santa Marta. Secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana, il Pontefice ha tracciato la figura del pastore: appassionato, deve saper discernere e deve anche saper denunciare il male. E deve essere senza troppi buonismi ingenui.
“Tutti abbiamo bisogno di essere guariti siamo tribolati, siamo sconvolti, siamo perseguitati, colpiti come manifestazione della nostra debolezza, della debolezza di Paolo, manifestazione della creta. E questa è la nostra vulnerabilità”.
“L’ipocrisia non è il linguaggio di Gesù. L’ipocrisia non è il linguaggio dei cristiani. Un cristiano non può essere ipocrita e un ipocrita non è cristiano. Questo è così chiaro. Questo è l’aggettivo che Gesù usa di più con questa gente: ipocrita. Vediamo come procedono questi. L’ipocrita sempre è un adulatore o in tono maggiore o in tono minore ma è un adulatore”. Lo ha ribadito stamane il Papa nel corso della Messa a Santa Marta.
Una vita sempre in moto. Quella dell’ Apostolo Paolo come l’ha descritta questa mattina nella messa di Santa Marta Papa Francesco. Come riporta la Radio Vaticana il Papa ha ricordato che il primo impegno dell’ apostolo “è la predicazione, l’annunzio”. Paolo, ha commentato, “va da una parte all’altra ad annunziare Cristo” e “quando non predica in un posto, lavora”:
Sono capace di ascoltare lo Spirito Santo? “Sono capace di chiedere ispirazione prima di prendere una decisione o dire una parola o fare qualcosa? O il mio cuore è tranquillo, senza emozioni, un cuore fisso? Ma certi cuori, se noi facessimo un elettrocardiogramma spirituale il risultato sarebbe lineare, senza emozioni. Anche nei Vangeli ci sono questi, pensiamo ai dottori della legge: erano credenti in Dio, sapevano tutti i comandamenti, ma il cuore era chiuso, fermo, non si lasciavano inquietare”. Così Papa Francesco stamane nell'omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
Tre parole, tre riferimenti per il cammino cristiano: memoria, preghiera e missione. Li dipana Papa Francesco, nella consueta omelia mattutina che si è tenuta nella cappella della Domus Sanctae Marthae.
Lo spirito cattivo preferisce una Chiesa senza rischi e tiepida. Lo dice Papa Francesco nell’odierna omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta. E a due anni dalla beatificazione, il Papa ricorda monsignor Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, ucciso dagli squadroni della morte legati al regime militare per aver denunciato le violenze contro i poveri.
Il Papa parla del primo Concilio della storia, che si è riunito alla fine per “chiarire la dottrina”, perché “è dovere della Chiesa chiarire la dottrina”. E ricorda che sì, nella prima comunità cristiana c’erano gelosie e lotte di potere. Ma poi si discute, e si prende una decisione, perché c’è la libertà dello Spirito che mette d’accordo. Lo ha detto Papa Francesco, nella Messa del mattino nella Domus Sanctae Marthae.
Il Popolo di Dio è un popolo sempre in cammino per approfondire la fede. E’ il tema centrale dell’omelia di Papa Francesco presso Casa Santa Marta.
Papa Francesco, nella Messa mattutina a Casa Santa Marta, incentra la sua omelia sulla pagina degli Atti degli Apostoli che narra il confronto tra San Pietro e la prima comunità cristiana riguardo all’apertura ai pagani nella Chiesa.
La Chiesa sia in piedi, in cammino, in ascolto delle inquietudini della gente e sempre in gioia. E' l'invito di Papa Francesco nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta.
Dio soffre per "i cuori chiusi, i cuori di pietra, i cuori che non vogliono aprirsi, che non vogliono sentire; i cuori che soltanto conoscono il linguaggio della condanna: sanno condannare; non hanno bisogno di spiegazioni". Lo ha detto il Papa questa mattina nell'omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
“Il cristiano è un testimone di obbedienza e se noi non siamo su questa strada di crescere nella testimonianza dell’obbedienza non siamo cristiani”. Il cristiano “non è testimone di un’idea, di una filosofia, di una ditta, di una banca, di un potere: è testimone di obbedienza. Come Gesù”. Lo ha spiegato questa mattina Papa Francesco nell’omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.
Il predicatore “non è al sicuro, non ci sono assicurazioni sulla vita per i predicatori. E se un predicatore cerca un’assicurazione sulla vita, non è un vero predicatore del Vangelo: non esce, rimane, sicuro. Primo: andate, uscite. Il Vangelo, l’annuncio di Gesù Cristo, si fa in uscita, sempre; in cammino, sempre. Sia in cammino fisico sia in cammino spirituale sia in cammino della sofferenza: pensiamo all’annuncio del Vangelo che fanno tanti malati - tanti malati! - che offrono i dolori per la Chiesa, per i cristiani. Ma sempre, escono da se stessi”. Lo ha detto il Papa, stamane, nella Messa mattutina a Santa Marta dedicata alla memoria liturgica di San Marco Evangelista.
No ad idealizzazioni e a compromessi, la fede è concreta. Su questo si snoda l’omelia della Messa mattutina di Francesco presso Casa Santa Marta. Alla celebrazione hanno preso parte anche i cardinali del C9 riuniti oggi per il consiglio.