“Il percorso delle stazioni quaresimali a Roma esprime il desiderio, la vocazione e la necessità di essere pellegrini nella città in cui si vive. È un itinerario penitenziale che ci aiuta a riscoprire la prospettiva di santità a cui siamo chiamati”.
Si racconta che fu grazie alla Balbina cui è dedicata la chiesa dietro le Terme di Caracalla che le catene di San Pietro arrivarono alla chiesa di San Pietro in Vincoli.
Il martedì della seconda settimana di Quaresima il cammino stazionale arriva a Santa Balbina all’ Aventino. La chiesa di S. Balbina appare nelle fonti con questo nome solo nel 595 all’epoca di san Gregorio Magno e del Sinodo. Viene identificata con il più antico “Titulus Tigridae” costruita presso la casa che l’Imperatore Settimo Severo (193-211) donò al suo amico L. Fabio Cilone, due volte Console e Prefetto di Roma. La datazione è garantita dai bolli laterizi trovati negli scavi.