Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi sul Discernimento, incentra la sua meditazione sul tema: “Un esempio: Ignazio di Loyola”. "Uno degli esempi più istruttivi sul discernimento ce lo offre Sant’Ignazio di Loyola, con un episodio decisivo della sua vita", dice subito il Papa da Piazza San Pietro.
Il 20 maggio del 1521 Ignazio di Loyola, prode cavaliere, veniva ferito e reso zoppo per tutta la vita. Ma da qual giorno la vita fu del tutto nuova per lui.
Mbassa, Iñaki, Iñigo e Marta quattro pellegrini, diverse origini, diverse fedi, con loro una guida Jose Luís Iriberri, sulle orme di sant'Ignazio di Loyola verso Manresa. 650 chilometri a piedi attraverso Euskadi, Navarra, La Rioja, Aragona e Catalogna. Gli incontri con la gente, il cibo e monumento sono le tappe di un percorso interiore che porta alla vera meta.
Un anniversario all’insegna di una profonda sobrietà. Il settimo anno di pontificato di Papa Francesco è forse il più difficile per un Papa che cerca sempre il contatto fisico.
Manresa, Monserrat, la Spagna infiammata dal sole e dai racconti epici, le terre delle grandi imprese e dei cavalieri: è in questo grandiso scenario, lungo queste strade, che conservano anche oggi quasi intatto il loro fascino, che Ignazio di Loyla, nobile cavaliere assetato di fama e di gloria, si trasforma in Sant'Ignazio, cavaliere di Dio, fondatore dell'ordine dei gesuiti, punto di svolta nella storia della Chiesa dal Cinquecento in poi.