Due nomi che si congiungono in uno solo:
“Dopo due anni di completa sospensione, a causa della pandemia, ritorna ad Itri la festa religiosa e civile in onore di San Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti”, è quanto comunica padre Antonio Rungi, delegato arcivescovile della vita consacrata della diocesi di Gaeta e Vice-superiore della comunità passionista locale.
La prima grazia da chiedere durante il Giubileo è “il dono di uno sguardo che non si fermi all’apparenza ma vada al cuore di ogni situazione, per poter riconoscere il Signore che ci passa accanto spesso attraverso l’esistenza umbratile di coloro a cui nessuno bada”.
“Gratitudine, profezia e speranza esprimono lo spirito con cui desiderate stimolare la vostra Congregazione ad un rinnovamento nella missione”.
Dal brano del Vangelo preferito alle domande sulla fine del papà non credente scomparso. L’incontro con il “tesoro della parrocchia” – come li chiama il parroco – e cioè i poveri e gli anziani. Quindi, qualche confessione, e la Messa, in cui chiede “la grazia di essere comunità gioiosa. Si sintetizzano in questi momenti chiave le circa due ore che Papa Francesco trascorre nella parrocchia di San Paolo della Croce.
Papa Francesco visiterà domenica 15 aprile - III di Pasqua - la parrocchia romana di San Paolo della Croce. A dare la notizia è il parroco, Don Roberto Cassano, sul portale internet della parrocchia di Corviale. ACI Stampa ha raggiunto e intervistato Don Roberto: