Il 9 maggio è una festa importante per la città di Bari. Nel 1087, 62 marinai si impossessarono delle reliquie di San Nicola di Myra e lo trasportarono a Bari, dove giunsero appunto in questo giorno di maggio.
A partire da oggi, mercoledì della Prima settimana di Quaresima, e per tutti i mercoledì del periodo che ci separa dalla Pasqua alle ore 19,30 nella Basilica Pontificia di San Nicola di Bari saranno recitati i vespri in forma comunitaria con una speciale intenzione di preghiera per la pace in Ucraina.
“San Nicola per certi versi è anche il patrono di quei cristiani che si stanno uccidendo della Russia e dell’Ucraina e credo che un’intercessione ulteriore di san Nicola chissà che possa in qualche modo aiutare quella guerra fratricida, come tutte, ma in questo caso anche tra credenti”: con queste parole, nelle settimane scorse, il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, ha aperto il seminario di ‘Lector Incontri’, anteprima della 18^ edizione di ‘Lectorinfabula european cultural’, festival organizzato dalla ‘Fondazione Di Vagno’, in programma a Conversano a settembre, con una lectio dal titolo ‘Tra guerra e pace: la sfida della fratellanza’.
E’ grato l’arcivescovo di Bari Giuseppe Satriano “per il felice esito delle indagini della Polizia che hanno portato al ritrovamento degli oggetti trafugati nella Basilica di San Nicola, alla statua raffigurante il Santo patrono di Bari, caro a milioni di persone”.
Furto nella Basilica Pontificia di San Nicola a Bari. Questa notte un uomo è riuscito a introdursi nella Basilica e ad impossessarsi delle offerte contenute nella teca posta ai piedi della statua di San Nicola. Ne hanno dato notizia i Padri Domenicani a cui è affidata la Basilica.
Bari è ponte tra Oriente e Occidente, una città ecumenica. Lo si è potuto vedere durante la visita del Papa, sabato scorso, insieme ai Patriarchi delle Chiese del Medio Oriente. Ma nella città di San Nicola vi è una forte presenza russa ortodossa. E di questo Aci Stampa ha parlato con il Diacono Gregorio, della Chiesa ortodossa russa di Bari.
Una icona di San Nicola, con i ringraziamenti del Patriarca Kirill, da consegnare al Papa. E la consapevolezza, dopo aver visto le centinaia di migliaia di persone che già si sono recate a Mosca a rendere omaggio al santo, che l’ecumenismo è “del popolo”, prima ancora che dei teologi. Di ritorno dalla Russia, l’arcivescovo di Bari Francesco Cacucci ha concelebrato il 6 giugno la Messa con Papa Francesco. E a lui ha portato un dono ricevuto direttamente dal Patriarca Kirill.
Le spoglie di San Nicola saranno in Russia dal 21 maggio al 28 luglio. Non si tratterà di tutte le reliquie, ma solo della costola sinistra del santo, eppure la notizia è eccezionale, perché le reliquie del santo non avevano mai lasciato la città in 930 anni.
L'Arcidiocesi di Bari ha ceduto ieri alla Chiesa Ortodossa la Chiesa del Sacro Cuore per gli usi liturgici della nostra locale comunità greco-ortodossa. Un gesto ecumenico che arriva durante la visita del Patriarca Bartolomeo I a Bari, in occasione della festa di San Nicola che il Patriarca ha definito "Santo ecumenico, che unisce tutti in un abbraccio davanti all’Altare di Dio".
“In questo momento storico l’unità del cammino ecumenico si fa su tre strade: camminare insieme con le opere di carità, pregare insieme, e riconoscere la confessione comune nel martirio per Cristo, nell’ecumenismo del sangue”. Così Papa Francesco nell’intervista ad Avvenire del 18 novembre scorso indicando le tre vie su cui muoversi oggi per incontrare i fratelli cristiani separati. E nell’ecumenismo del calendario e della preghiera comune sembra inserirsi anche una recente decisione della Conferenza Episcopale Italiana. Con una circolare indirizzata a tutti i vescovi il 9 novembre scorso in ricezione del competente Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 4 precedente, il presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, ha stabilito che a partire dal 6 dicembre 2017 diventerà obbligatoria la memoria della ricorrenza di San Nicola vescovo, che è attualmente facoltativa. Una solennità a cui la città di Bari, che ne custodisce i resti, si prepara già a partire da quest’anno con la celebrazione della festa alla presenza del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, che prima di arrivare al capoluogo regionale compirà un pellegrinaggio in Puglia a partire dal 1° dicembre, visitando Lecce e l’abbazia di Cerrate, nei pressi di Squinzano, un tempo officiata dai monaci basiliani.