“Quando una cosa non si ravviva si spegne, quando una cosa non cresce, non si muove, si corrompe. Per questo sempre nella vita bisogna andare avanti, bisogna crescere, ravvivare, riprendere, riprendere il sogno della vocazione”. Lo ha detto il Papa ieri nell’omelia della Messa - celebrata nei Giardini Vaticani - per il Corpo della Gendarmeria Vaticana, in occasione della festa di San Michele Arcangelo, patrono e protettore della Polizia di Stato Italiana e del Corpo della Gendarmeria Vaticana.
Con una Messa nella Basilica di San Pietro, la Polizia di Stato e il Corpo della Gendarmeria Vaticana hanno celebrato insieme il Santo Patrono San Michele Arcangelo con una cerimonia liturgica svoltasi all’interno della Basilica Papale di San Pietro.
Dopo le restrizioni dovute all’emergenza Covid19, quest’anno, per la solennità di San Michele del 29 settembre, i Padri Micheliti, custodi della Basilica del Gargano, propongono un ricco programma di celebrazioni e manifestazioni.
Sabato pomeriggio presso la Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, Papa Francesco ha presieduto la Celebrazione Eucaristica per il Corpo della Gendarmeria Vaticana, in occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono e protettore della Polizia di Stato Italiana e del Corpo della Gendarmeria Vaticana, che si celebra il 29 settembre. Il Papa ha tenuto una piccola omelia a braccio parlando dell'importanza degli angeli nella lotta contro il diavolo.
È arrivata a destinazione la statua di San Michele Arcangelo, giunta nel primo santuario di Bielorussia, la chiesa dell’Assunzione e di San Stanislao di Mogilev. Ed è arrivato anche il nunzio apostolico, l’arcivescovo Ante Jozic. Ma non è ancora tornato a casa l’arcivescovo Kondrusiewicz, mentre il governo ha passato una legge che prevede la repressione dura delle proteste anche con conseguenze letali.
"Mentre mi compiaccio per tutto quello che avete fatto in questi decenni in favore dell’infanzia abbandonata, vi invito a proseguire con rinnovato entusiasmo nell’impegno educativo per coloro che spesso nessuno vuole accogliere e difendere, attraverso le scuole, gli oratori, le case famiglia, le case di accoglienza e le altre realtà assistenziali e formative". Così scrive Francesco in un messaggio inviato a Padre Dariusz Wilk, Superiore Generale della Congregazione di San Michele Arcangelo, in occasione del Centenario dell’approvazione canonica della Congregazione.
In occasione della Festa di San Michele Arcangelo, patrono e protettore della Polizia di Stato Italiana e del Corpo della Gendarmeria Vaticana, Papa Francesco ha celebrato ieri pomeriggio, all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, la Celebrazione Eucaristica per il "Corpo dei Carabinieri Pontifici".
“Per noi, fare il primo passo vuol dire compiere con serenità e dedizione il proprio dovere, essere polizia di prossimità, vuol dire anche testimoniare l’essere alla sequela del Signore, quindi farlo con quella dedizione che deve essere di testimonianza”.
E’ una festa per tutto il Vaticano quella che ogni anno la Gendarmeria pontificia organizza per la feste del Patrono, San Michele Arcangelo. Quest’anno l’appuntamento è stato spostato nella festa degli Angeli Custodi e nella cerimonia i nuovi gendarmi hanno giurato fedeltà al Papa e allo Stato della Città del Vaticano.