"Oggi oltre ad essere la giornata in cui la Chiesa celebra la festa dell’evangelista Marco, è anche la giornata in cui come cittadini ricordiamo la conclusione della seconda guerra mondiale e l’inizio di una ripartenza non facile e che, finalmente, di nuovo guardava all’uomo e non alle ideologie". Così il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia apre l’omelia della Messa celebrata per la festa patronale di San Marco Evangelista a Venezia, nella Basilica Patriarcale di San Marco.
“L’Evangelista Marco ha voluto trasmettere alla Chiesa il Vangelo, affinché i discepoli di ogni epoca, frequentando tale scuola, potessero incontrare personalmente Gesù Cristo e rimanergli fedeli. Oggi a ricordarci in modo drammatico quanto siano impegnative le parole del Vangelo ci sono le immagini del sacrificio di tanti fratelli e sorelle di fede che, insieme ad altre persone, hanno trovato la morte negli attentati che hanno insanguinato lo Sri Lanka”. È questo il cuore dell’omelia del Patriarca di Venezia Francesco Moraglia durante la Messa presieduta nella basilica cattedrale di S. Marco, alla presenza dei fedeli e delle autorità civili e militari della comunità lagunare, nella solennità dedicata dell’evangelista patrono di Venezia e delle genti venete.
Lunedi 25 marzo il cammino delle stazioni arriva a Piazza Venezia, nella parrocchia di San Marco Evangelista.
“La vicenda di Marco ci ricorda quindi come anche oggi nella Chiesa - se non è in gioco la Verità - le questioni umane, i differenti modi di valutare le scelte pastorali o le differenze finalizzate a un migliore servizio del Vangelo non debbano intaccare la carità delle relazioni personali”. Così il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, ci presenta la figura di San Marco Evangelista, nel corso della Messa Solenne a lui dedicata.