A fine 2020, con la pubblicazione della Lettera Apostolica Patris Corde, Papa Francesco ha indetto uno speciale Anno di San Giuseppe in occasione del 150° anniversario della proclamazione dello stesso Santo quale Patrono della Chiesa universale. Per tale motivo la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) lancia una raccolta fondi per sostenere diversi progetti intitolati al Santo in America Latina, Africa, Medio Oriente, Europa dell’Est e Asia.
Con una lettera indirizzata alla comunità, monsignor Sebastiano Roberto Asta, amministratore apostolico della diocesi di Ragusa, indice un Anno speciale dedicato a san Giuseppe, accogliendo l’invito del Papa dello scorso 8 dicembre, in occasione dei 150 anni della dichiarazione del santo patrono della Chiesa universale, a vivere un Anno speciale dedicato a san Giuseppe.
Nei saluti in lingua italiana Papa Francesco ricorda la Lettera Apostolica Patris Corde, pubblicata ieri. Il Papa commenta la sua scelta e ribadisce il perchè abbia scelto questo nome, "Con il cuore di Padre".
“Al compiersi di 150 anni dalla sua dichiarazione quale Patrono della Chiesa Cattolica fatta dal Beato Pio IX, l’8 dicembre 1870, vorrei condividere con voi alcune riflessioni personali sulla straordinaria figura” di San Giuseppe, “tanto vicina alla condizione umana di ciascuno di noi” Lo scrive il Papa, nella Lettera Apostolica Patris Corde, pubblicata stamane.
“Facciamoci prossimo l’uno dell’altro, esercitando noi per primi la carità, la comprensione, la pazienza, il perdono. Per necessità i nostri spazi possono essersi ristretti alle pareti di casa, ma abbiate un cuore più grande, dove l’altro possa sempre trovare disponibilità e accoglienza”.
È successo 150 anni fa, in una Roma che ha appena sperimentato la breccia di Porta di Pia, e la fine del potere temporale dei Papi. San Pio IX, di fronte a quello che definisce “un complotto contro la verità”, sente il bisogno di riaffermare verità di fede che erano date per scontate dal popolo di Dio, e di dare al popolo di Dio dei saldi punti di riferimento. Così, l’8 dicembre 1854 proclama il dogma dell’Immacolata Concezione. E, nello stesso giorno, nel 1870 proclama San Giuseppe Patrono della Chiesa.
Sono due gli appelli forti di Papa Francesco nei consueti saluti durante l'Udienza Generale. Francesco ricorda la festa di San Giuseppe domani e l’iniziativa 24 ore per il Signore.
L'Opera Don Orione aderisce alla preghiera per l'Italia promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana per il prossimo 19 marzo 2020 alle ore 21, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e santo tanto amato da San Luigi Orione che scriveva: "Oh! Che San Giuseppe che tante volte ha posato la sua testa sul Cuore di Gesù Bambino; San Giuseppe ci ottenga questa grazia, che ci distacchi i cuori da tutti i beni fallaci del mondo e ci ottenga un po’ di santo amore di Dio, che noi possiamo incominciare una vita nuova”.
“Recuperare la logica sorprendente di Dio che, lontano da piccoli o grandi calcoli, è fatta di apertura verso orizzonti nuovi, verso Cristo e la sua Parola”. É questa la logica di San Giuseppe ed è questa la logica che Papa Francesco chiede ad ogni cristiano di ritrovare.
San Giuseppe il grande “silenzioso”.
E' incentrata su San Giuseppe l'omelia di Papa Francesco, pronunciata stamane nella Messa a Santa Marta. "Cercò - ha spiegato il Papa - un posto perché il figlio nascesse; lo curò; lo aiutò a crescere; gli insegnò l’ufficio: tante cose in silenzio. Mai prese per sé proprietà del figlio: lasciò crescere in silenzio. Lascia crescere: sarebbe la parola che ci aiuterebbe tanto, a noi che per natura sempre vogliamo mettere il naso in tutto, soprattutto nella vita altrui. E cominciano a chiacchierare. E lui lascia crescere. Custodisce. Aiuta, ma in silenzio".
La vostra missione “manifesta il vostro peculiare carisma di riprodurre nella vita e nell’apostolato l’ideale di servizio come lo visse San Giuseppe. A partire dall’imitazione del suo stile di vita discreto, umile e laborioso. Egli ha vissuto con fedeltà e semplicità la sua vocazione di custode di Maria e di Gesù. È stato vicino alla sua sposa nei momenti gioiosi e in quelli difficili, e con lei ha stabilito una meravigliosa familiarità con Gesù, che aveva continuamente sotto i suoi occhi”. Lo ha detto il Papa stamane ricevendo in udienza i Partecipanti al XVII Capitolo Generale degli Oblati di San Giuseppe.
San Giuseppe conosce “come camminare nel buio”, “come si ascolta la voce di Dio”, “come si va avanti in silenzio”. Papa Francesco, nell’omelia della Messa mattutina presso Casa Santa Marta, parla e racconta di San Giuseppe, il “grande Giuseppe”.
San Giuseppe è un "sognatore capace di accettare la promessa di Dio e la porta avanti in silenzio con fortezza, la porta avanti perché quello che Dio vuole sia compiuto". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia pronunciata nella Messa a Santa Marta.
Ormai è una delle abitudini del pontificato di Papa Francesco. I bigliettini con le richieste di preghiere il Papa li mette sotto la statuina di San Giuseppe addormentato che ha nel suo studio nell’appartamento di Santa Marta.
Aiuto alla Chiesa che Soffre – Italia (ACS-Italia) quest’anno festeggia San Giuseppe con la realizzazione di una nuova chiesa a lui dedicata in Ghana, nella diocesi di Goaso. Quest’ultima comprende 25 parrocchie con 60 sacerdoti.
Nel brano di Vangelo di questa IV domenica di Avvento ricorrono alcune parole sulle quali è utile soffermarsi.
Un anno fa ci siamo affidati a San Giuseppe, Patrono della Chiesa. Così il 19 marzo del 2015 per la prima volta è andata on line Aci Stampa, la agenzia in lingua italiana di Aci Group- EWTN la grande famiglia editoriale cattolica internazionale che da decenni racconta la Chiesa nel mondo.
“Siate servitori, di tutti: dei più grandi e dei più piccoli. Di tutti. Ma sempre servitori, al servizio” Il Papa lo ha ricordato ai presbiteri che ha ordinato vescovi nella Solennità di San Giuseppe, nella Basilica Vaticana. Peter Brian Wells, nunzio apostolico in Sud Africa, Botswana, Lesotho e Namibia, e Miguel Ángel Ayuso Guixot, segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso hanno ascoltato le riflessioni del Papa con la omelia del rituale e alcune sottolineature. “E’ Cristo che predica, Cristo che fa la Chiesa, feconda la Chiesa, Cristo che guida: questo è il vescovo”.
Ogni anno Aiuto alla Chiesa che Soffre finanzia la costruzione o la ricostruzione di circa 2000 tra chiese, cappelle, seminari, centri pastorali ed altri edifici religiosi. Un sostegno, quello ai luoghi di preghiera, che rappresenta in media più del 40% delle donazioni elargite dalla fondazione pontificia.