Papa Francesco domani sarà a Napoli per la seconda volta dall'inizio del suo pontificato. La prima risale a 4 anni fa, il 21 marzo quando il Pontefice - proveniente da Pompei - visitò il capoluogo campano iniziando dal quartiere di Scampia e lanciando quel vero e proprio urlo contro la corruzione - "la corruzione spuzza" - che ancora oggi ha la sua eco nella città partenopea.
Papa Francesco - come ormai noto - visiterà la Parrocchia di Santa Maria Consolatrice al Tiburtino la sera di domenica 23 giugno, in occasione della Solennità del Corpus Domini. Ma quella di Francesco sarà la quarta di un Pontefice alla parrocchia romana, consacrata nel 1945 dopo i danni subiti dai bombardamenti alleati nel 1943.
Nel 1999 Giovanni Paolo II per la penultima volta visitò la Polonia. Si recò anche nella sua città natale dove, parlando a braccio, disse: “Qui, a Wadowice, è cominciato tutto: è cominciata la vita, è cominciata la scuola, gli studi, è cominciato il teatro… e il sacerdozio”. A Wadowice, a fianco della chiesa parrocchiale, è rimasta la casa della sua infanzia situata in via Kościelna 7, dove lui nacque il 18 maggio del 1920 intorno alle ore 17. Il 20 giugno i genitori portarono il loro figlio di quattro settimane nella chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria, dove fu battezzato, ricevendo i nomi di: Karol Józef (Carlo, Giuseppe). Nel Libro di Battesimi del 1920, fu scritto in latino: “Karol Józef Wojtyla, figlio di Karol e Emilia Kaczorowska, nato il 18 maggio 1920, battezzato il 20 Giugno, 1920”. L’ambiente della famiglia e del paesino ebbe la decisiva influenza nella formazione del futuro papa. Nel 1938 Karol Wojtyla lasciò Wadowice insieme a suo padre per andare a Cracovia a studiare lingua e letteratura polacche.
La canonizzazione del beato Giovanni Paolo II non richiedeva la riapertura del nuovo processo sulla eroicità delle virtù: bisognava “soltanto” accertare un nuovo miracolo avvenuto nel periodo successivo alla beatificazione.
Disse qualche parola in creolo, diede un discorso ai giovani, celebrò Messa per 150 mila persone: il giorno che Giovanni Paolo II trascorse nell’isola della Reunion il 2 maggio 1989 è ancora impresso nella memoria della piccola isola tra il Madagascar e le Mauritius.
L’Europa vista da San Giovanni Paolo II è una Europa dai due polmoni, con un forte radicamento ad Est, dove il cristianesimo ha fatto da baluardo, bloccando di fatto l’avanzata dell’ondata islamica prima, di quella sovietica poi. E lo si può dedurre da un libro, “San Giovanni Paolo II e la sua Europa”, realizzato in occasione del centesimo anniversario della riconquista dell’indipendenza da parte della Polonia e del quarantesimo anniversario di pontificato di Karol Wojtyla.
La “statio” di oggi è a pochi passi dalla cattedrale di Roma San Giovanni. In Laterano appunto è la chiesa dedicata ai santi Marcellino e Pietro.
"Le affermazioni che ritengono che Giovanni Paolo II fosse dilatorio in merito alla gestione della risposta della Chiesa all’abuso sessuale su minori da parte di alcuni chierici, sono ingiuste e vengono contraddette da fatti storici". Lo afferma in una nota il Cardinale Stanisław Dziwisz, segretario personale di Giovanni Paolo II e Arcivescovo emerito di Cracovia.
Dal 20 al 23 ottobre 2020 a Cracovia sarà celebrato un Simposio europeo sui giovani in onore di San Giovanni Paolo II nel centenario della Nascita. Lo ha annunciato l'Ufficio per la Pastorale giovanile e l’Università delle Conferenze episcopali d’Europa.
Il 4 marzo 1979 - prima domenica di Quaresima - Papa Giovanni Paolo II pubblicava la sua prima enciclica “Redemptor Hominis”, dedicata a Cristo Redentore dell’uomo. Dopo questa enciclica Giovanni Paolo II pubblicherà altre 13 encicliche. Era dal 1968 - con l’enciclica Humanae Vitae di Paolo VI - che un Papa non pubblicava una enciclica.
In onore di San Giovanni Paolo II, ogni anno in Polonia si celebra la Giornata Papale. Ma questa 19esima edizione della Giornata Papale, che sarà celebrata il 13 ottobre 2019, ha una particolarità: è anche il 40esimo anniversario del primo viaggio di San Giovanni Paolo II nella sua patria da quando era stato eletto al soglio pontificio.
La Pontificia Commissione Ecclesia Dei - soppressa oggi da Papa Francesco - nasce il 2 luglio 1988 con il Motu Proprio omonimo firmato da Papa Giovanni Paolo II.
Dopo l'edizione americana di Denver, la GMG attraversa l'Oceano Pacifico e nel 1995 sbarca in Asia, nelle Filippine. E' la prima edizione a svolgersi nel mese di gennaio: dal 10 al 15. Tra i 4 e i 5 milioni i giovani che hanno raggiunto Manila, per meditare sul tema "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi".
La Giornata Mondiale della Gioventù nasce - come è noto - dalla intuizione di Papa Giovanni Paolo II, coadiuvato dall’allora presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il Cardinale argentino Eduardo Pironio. La Giornata Mondiale della Gioventù si celebra con cadenza annuale a livello diocesano, e ogni due-tre anni si svolge l’incontro internazionale che quest’anno per volere di Papa Francesco si celebra a Panama.
“Oggi sembra necessario riflettere sull'insieme dell'insegnamento morale della Chiesa, con lo scopo preciso di richiamare alcune verità fondamentali della dottrina cattolica che nell'attuale contesto rischiano di essere deformate o negate. Si è determinata, infatti, una nuova situazione entro la stessa comunità cristiana, che ha conosciuto il diffondersi di molteplici dubbi ed obiezioni, di ordine umano e psicologico, sociale e culturale, religioso ed anche propriamente teologico, in merito agli insegnamenti morali della Chiesa. Non si tratta più di contestazioni parziali e occasionali, ma di una messa in discussione globale e sistematica del patrimonio morale, basata su determinate concezioni antropologiche ed etiche. Alla loro radice sta l'influsso più o meno nascosto di correnti di pensiero che finiscono per sradicare la libertà umana dal suo essenziale e costitutivo rapporto con la verità. Così si respinge la dottrina tradizionale sulla legge naturale, sull'universalità e sulla permanente validità dei suoi precetti; si considerano semplicemente inaccettabili alcuni insegnamenti morali della Chiesa; si ritiene che lo stesso Magistero possa intervenire in materia morale solo per «esortare le coscienze» e per «proporre i valori», ai quali ciascuno ispirerà poi autonomamente le decisioni e le scelte della vita”. Sono le parole usate da Giovanni Paolo II nel presentare l’Enciclica Veritatis Splendor, pubblicata il 6 agosto del 1993 e di cui dunque ricorre quest’anno il venticinquesimo anniversario della promulgazione.
“Sulle tracce romane di Karol Wojtyła” è l’escursione organizzata dall’Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede per il prossimo 24 novembre. La passeggiata in compagnia dell’Ambasciatore della Repubblica di Polonia presso la Santa Sede, Janusz Kotański,è un’occasione per conoscere i luoghi ai quali era legato Karol Wojtyła prima di essere eletto al “Trono di Pietro”.
Una divina liturgia presieduta dal Vescovo Eparchiale di Lungro, Donato Oliverio, e la presenza della comunità arbëreschë, italo-albanese è stata la apertura dell’ Anno accademico del Pontificio Istituto Orientale.
Tra i contributi più interessanti che in questi giorni ripropongono la figura di Giovanni Paolo II ci è stata segnalata una pubblicazione delle edizioni OCD, “Giovanni Paolo II. Alla ricerca della Presenza”, curata da P. Aldino Cazzago, teologo carmelitano e già direttore della Rivista Internazionale di Teologia e Cultura, “Communio”.
Una vera festa della Guardia Svizzera in onore di San Giovanni Paolo II.
Esattamente 40 anni fa, era il 22 ottobre 1978, Giovanni Paolo II presiedeva la Messa solenne per l’inizio del pontificato. Quel giorno pronunciò lo storico “non abbiate paura!”, una frase che ancora oggi tutti ricordano. A distanza di 40 anni ACI Stampa ha chiesto un ricordo di quei giorni al Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’Arcivescovo di Poznan Stanisław Gądecki.