Un sentiero bellissimo, lungo 39 chilometri, che unisce il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata col primo santuario al mondo dedicato a San Giovanni Paolo II, nel piccolo borgo di San Pietro della Ienca, in Abruzzo. Si chiama il "Sentiero dei due santi" ed è stato inaugurato qualche giorno fa dal vescovo di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi.
Il “sorriso” di San Giovanni Paolo accoglierà in Vaticano i poveri assistiti dall’Elemosineria apostolica. Nel cortile è stato inaugurato un rilievo in marmo di Papa Wojtyla, realizzato dallo scultore spagnolo Marco Augusto Dueñas.
“Che il mondo si apra a Cuba e che Cuba si apra al mondo”. Giovanni Paolo II disse queste parole arrivando en la isla nel 1998, in un viaggio sperato, cercato, voluto e preparato dal Cardinale Roger Etchegaray, che sin dagli anni Ottanta andava a parlare con Fidel Castro. Poco più di venti anni dopo, all’Avana si costruisce una nuova chiesa, la prima dai tempi del castrismo. E viene dedicata proprio a San Giovanni Paolo II.
231 cardinali creati in 9 diversi concistori. Anche sul fronte del Collegio cardinalizio quello di Giovanni Paolo II è stato il pontificato dei record. Seguendo la scia dei suoi predecessori, Giovanni Paolo II ha internazionalizzato sempre più il Sacro Collegio, scegliendo sempre con il massimo equilibrio sia tra i suoi collaboratori nella Curia Romana, sia tra i pastori alla guida delle diverse diocesi in tutto il mondo.
"A nome dei fedeli e dei pastori della Chiesa in Polonia, esprimo la nostra gratitudine per tutti i gesti di vicinanza e di benevolenza rivolti ai polacchi, in occasione del centenario della nascita di San Giovanni Paolo II". Così scrive l’arcivescovo Gadecki, presidente della Conferenza Episcopale Polacca, in una lettera indirizzata a Papa Francesco.
Il Cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo dell'Aquila, lunedì 18 maggio 2020 alle ore 17,30 celebra una S. Messa in occasione del centenario della nascita di S. Giovanni Paolo II. "La celebrazione avverrà nella chiesa di S. Mario alla Torretta nel rispetto del protocollo CEI-Governo per la ripresa delle celebrazioni liturgiche con la presenza di fedeli", riporta il comunicato stampa ufficiale.
Papa Francesco ricorda il centenario della nascita di San Giovanni Paolo II. Lo fa con una Messa speciale, questa mattina all'alba, nella Basilica di San Pietro. La cerimonia, allestita all’altare della tomba di San Giovanni Paolo II, chiude il ciclo delle messe mattutine di Papa Francesco che hanno accompagnato i fedeli di tutto il mondo durante il lockdown dovuto al coronavirus.
"San Giovanni Paolo II è stato un grande testimone della fede, un grande uomo di preghiera che ha vissuto completamente immerso nel suo tempo e costantemente in contatto con Dio, una guida sicura per la Chiesa in tempi di grandi cambiamenti. Tante volte, nel corso della mia vita di sacerdote e di vescovo ho guardato a lui chiedendo nelle mie preghiere il dono di essere fedele al Vangelo come lui ci testimoniava". Lo scrive Papa Francesco nella prefazione di "San Giovanni Paolo II. 100 Anni. Parole e immagini", un volume pubblicato dalla LEV in occasione del centenario della nascita del Papa che regnò dal 1978 al 2005.
“Abbiamo bisogno gli uni degli altri affinché tutti insieme possiamo supplicare Dio misericordioso, tramite l’intercessione di san Giovanni Paolo II, per la cessazione della pandemia di coronavirus”
Il metropolita di Cracovia ha annunciato che dopo aver ottenuto l'approvazione della Congregazione per le cause dei santi, l'arcidiocesi ha avviato processi di beatificazione per i genitori di San Giovanni Paolo II. Gli editti firmati dall'arcivescovo Jędraszewski recano la data del 2 marzo.
“Cirillo e Metodio svolsero il loro servizio missionario in unione sia con la Chiesa di Costantinopoli, dalla quale erano stati mandati, sia con la sede romana di Pietro, dalla quale furono confermati, manifestando in questo modo l'unità della Chiesa, che durante il periodo della loro vita e della loro attività non era colpita dalla sventura della divisione tra l'oriente e l'occidente, nonostante le gravi tensioni, che, in quel tempo, segnarono le relazioni fra Roma e Costantinopoli”.
"I venti sette anni del pontificato di Papa Giovanni Paolo II hanno un’importanza fondamentale per la Chiesa e il mondo, sia nel contesto del suo insegnamento che nel contesto dell’impatto sociale".
“Si sa che molte volte mi sono trovato qui... Quante volte! E molte volte sono sceso nella cella della morte di Massimiliano Kolbe e mi sono fermato davanti al muro dello sterminio e sono passato tra le macerie dei forni crematori di Birkenau. Non potevo non venire qui come Papa”.
Il 2020 è l’ anno di Giovanni Paolo II. Si celebrano i cento anni della nascita del Papa che ha cambiato il corso della storia e che ha segnato la vita della Chiesa nel modo più significativo delle secolo.
Sarà Papa Francesco a presiedere all’ Eucarestia per i pellegrini polacchi che il 17 maggio del 2020 saranno a Roma per i cento anni della nascita di Giovanni Paolo II.
A Bucarest si chiude un’era. L’arcivescovo Ioan Robu, che ha guidato l’arcidiocesi come amministratore dal 1983 al 1984 e poi come arcivescovo titolare fino ad oggi, va in pensione, e al suo posto arriva il vescovo Aurel Perca, finora ausiliare di Iasi, la diocesi cattolica di rito latino del Paese. Dopo 35 anni, dunque, si cambia pagina in una Bucarest che ha vissuto la transizione dal comunismo e la visita di due Papi.
“In questi giorni di profondi cambiamenti nella vostra patria mi sento molto unito a voi e a tutta la popolazione del vostro Paese in cristiana solidarietà. Prego con voi Dio affinché, con l’intercessione della Madre del Signore, possano realizzarsi le speranze dell’umanità nella giustizia, nella libertà e nella pace interna ed esterna. Fate tutto il possibile, anche se siete un piccolo gregge, per rinnovare il volto della terra nel vostro Paese, con la potenza dello Spirito di Dio, insieme a tutti gli uomini di buona volontà, uniti soprattutto ai cristiani evangelici”. Sono le parole scritte da Giovanni Paolo II all’indomani della caduta del Muro di Berlino - di cui domani ricorre il 30/mo anniversario - e rivolte ai vescovi tedeschi in un messaggio del 13 novembre 1989.
“La Chiesa in America desidera condurre gli uomini e le donne del Continente all'incontro con Cristo, punto di partenza per un'autentica conversione e per una rinnovata comunione e solidarietà. Tale incontro contribuirà efficacemente a rinsaldare la fede di molti cattolici, favorendone la maturazione in fede convinta, viva ed operante”. Era l’auspicio principale espresso da Giovanni Paolo II nella esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in America, pubblicata al termine della Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per le Americhe, svoltasi in Vaticano nel 1999.
L'associazione "Milano per Giovanni Paolo II" con la Diocesi di Milano, propongono a tutti i fedeli la partecipazione alla veglia e alla Santa Messa nella memoria liturgica di San Giovanni Paolo II, presso la Basilica di Sant'Ambrogio, presiedute dall'Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini.
“Gli Africani hanno un profondo senso religioso, il senso del sacro, il senso dell'esistenza di Dio creatore e di un mondo spirituale. La realtà del peccato nelle sue forme individuali e sociali è assai presente alla coscienza di quei popoli, e sentito è pure il bisogno di riti di purificazione e di espiazione”. Lo scriveva Giovanni Paolo II nella esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Africa, pubblicata al termine della I Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi svoltasi in Vaticano dal 10 aprile all'8 maggio 1994.