La Diocesi di Ragusa ha comunicato che il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha trasmesso il decreto con il quale stabilisce che «San Giovanni Battista è patrono principale della Diocesi e della Città di Ragusa e San Giorgio Martire è patrono “aeque principalis” della medesima città, escluso ogni altro titolo.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Papa Francesco un messaggio di auguri per l'odierna festa onomastica di San Giorgio.
La piccola e storica chiesa parrocchiale di Montechiaro d’Acqui avrà una pala d’altare particolare firmata da Alzek Misheff, artista di origine bulgara residente ormai da trent’anni nell’acquese.
Papa Francesco - nel giorno dell sua festa onomastica, oggi infatti la Chiesa ricorda la memoria di San Giorgio - ha voluto regalare 6.000 Rosari della GMG ai giovani dell’Arcidiocesi di Milano, che stamane hanno partecipato, nella Basilica di San Pietro, alla Messa presieduta dall’arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini. Lo ha comunicato Alessandro Gisotti, Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede.
L’arte può parlare di pace e combattere il male. E’ questo l’intento dell’ultima opera della pittrice russa Natalia Tsarkova che ha donato oggi a Papa Francesco, durante l’Udienza Generale, un quadro di grandi dimensioni raffigurante San Giorgio che combatte il male impersonato dal drago.
Per la liturgia quella di San Giorgio è una “memoria facoltativa” a causa della scarsezza delle fonti storiche sulla sua vita. Ma il cavaliere che batte il drago è uno dei santi più amati. Megalomartire per le Chiese d’Oriente, san Giorgio è anche considerato profeta dai musulmani, il che lo rende figura di unione e dialogo.
La Chiesa cattolica oggi ricorda San Giorgio, e inVaticano è giorno festivo perché Giorgio è il nome di battesimo di Papa Francesco. Una ottima occasione per andare alle radici della spiritualità del Papa che al suo santo patrono sembra assomigliare per la forza con cui lotta in particolare contro un male antico con forme sempre nuove: la corruzione. Ma non solo e non tanto quella esteriore, quella che, come ha detto il Papa a Scampia con una invenzione linguistica “spuzza”. Quanto piuttosto contro quella corruzione del cuore, quel “drago” che trasforma i peccatori in corrotti appunto.