Papa Francesco è appena tornato da Panama e domenica prossima riprende l’ aereo e vola negli Emirati Arabi: Solo due giorni dedicati al dialogo e con una messa per la piccola comunità cattolica.
Oggi, 4 Ottobre, si festeggia San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia. Uno dei Santi più conosciuti al mondo. La festa più grande si celebra nella Basilica di Assisi, dove San Francesco è nato e dove si conserva il suo corpo da oltre 800 anni. A celebrare la Messa per la memoria liturgica del poverello di Assisi è stato il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli, con i Vescovi della Campania, il Vescovo di Assisi, i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane.
“Il Signore dette a me, frate Francesco, d'incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia.
Forse solo alcune persone sanno che nel cuore di Roma, a Trastevere, San Francesco soggiornò per qualche tempo. Il sasso dove posò il capo per riposare e alcune delle sue reliquie sono custodite nella parrocchia Trasteverina di San Francesco a Ripa Grande che ogni anno celebra con cura e passione la festa del suo Santo.
Pochi giorni separano Assisi dalle celebrazioni per il santo Patrono d’Italia, San Francesco, a cui quest’anno renderà omaggio – a nome di tutti i Comuni italiani – la Regione Campania, con la simbolica offerta dell’olio per le lampade votive che ardono dinanzi alla sua tomba e al luogo del beato Transito, presso la Porziuncola.
“È proprio questa figura del “giullare”, nel senso più alto della parola, che ci permette di accostare a san Francesco un suo figlio spirituale, il francescano padre Nazareno Fabbretti. Chi, come me, l’ha conosciuto e avuto amico riesce a comprendere questa applicazione perché la lievità (che non è leggerezza) di spirito, la serenità arguta, la semplicità gioiosa (che è tutt’altro che semplicioneria) sono state quasi il basso continuo della vita di questo frate”. Sono queste le parole del Cardinale Gianfranco Ravasi contenute nella prefazione del libro “Francesco” di padre Nazareno Fabbretti edito da Edizioni Terra Santa.
Nelle Fonti francescane troviamo il compendio più completo della vita del serafico padre San Francesco. Tra le tante raccolte ivi comprese, sono compendiate anche le storie dei singoli seguaci del Poverello di Assisi. Tra questi vi è anche il racconto della vocazione della vita di Fra Giovanni detto il semplice.
Il Papa tra i senza tetto in Irlanda e il suo dono, una icona di San Francesco. Un dono che viene da un dono.
Si terrà oggi nella sede dell’Associazione Stampa Estera in Italia a Roma, un incontro sulla prossima visita ad Assisi della cancelliera tedesca, Angela Merkel. Come anticipato lo scorso dicembre i frati del Sacro Convento hanno deciso di donarle, come avvenuto per il presidente della Repubblica della Colombia e premio Nobel per la pace, Juan Manuel Santos, la Lampada della pace di San Francesco.
“Non si può rimanere indifferenti davanti alla figura di San Francesco di Assisi. E’ una storia accattivante soprattutto, per tanti giovani che scorgono in Francesco un esempio di libertà interiore alla quale aspirano, ed anche un modello a cui riferirsi per vivere la propria esperienza religiosa”. Lo ha detto ieri l’Arcivescovo Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, alla presentazione del libro Francesco il Ribelle di Padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi.
Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia dai primi mesi del 1980, racconta nel libro “Il genio religioso e il santo” il suo personale cammino di approfondimento, nel corso degli anni, della figura e del messaggio del Poverello di Assisi.
“Sull’esempio di San Francesco si diffondano ovunque l’amicizia, la solidarietà e la pace”: è l’auspicio di Papa Francesco nel messaggio, a firma del segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, inviato alla conferenza internazionale che si tiene oggi a Roma e domani ad Assisi, in occasione degli 800 anni della Custodia di Terra Santa.
Nel suo testamento san Francesco di Assisi ha scritto: “Ed io lavoravo con le mie mani e voglio lavorare; e voglio fermamente che tutti gli altri frati lavorino di un lavoro quale si conviene all’onestà. Coloro che non sanno, imparino, non per la cupidigia di ricevere la ricompensa del lavoro, ma per dare l’esempio e tener lontano l’ozio”.
In occasione della ricorrenza di San Francesco d’Assisi, Aiuto alla Chiesa che Soffre promuove un progetto di costruzione in favore di una congregazione di religiose intitolata al Poverello di Assisi che in Uganda ha bisogno di un nuovo convento.
Un’esperienza di turismo sostenibile, dal trekking a contatto con la natura, ripercorrendo i sentieri di San Francesco, alla conoscenza degli aspetti storici e culturali dei piccoli centri attraversati, fino ai “sapori” dei prodotti tipici locali e alle tradizioni popolari. E’ il progetto “Borghi di San Francesco” promossa da ‘Fondaco Italia’ di Venezia, in collaborazione con la Regione Lazio, il Comune e la diocesi di Rieti.
Tra le iniziative in programma durante l’VIII Centenario del Perdono di Assisi, c'è la prima edizione della Fiera floro-vivaistica “Le Rose per Dono”, organizzata dalla Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola in collaborazione con la Api Umbria.
E’ stata presentata la terza edizione del Cortile di Francesco che si terrà ad Assisi dal 14 al 17 settembre. Quattro giorni di incontri, conferenze e workshop con personalità della società civile, della cultura, della politica e dell’arte, ma anche tanti uomini e donne pronti ad ascoltare e a dialogare tra loro sul tema del “cammino”. Un programma ricco di eventi. Saranno quattro i percorsi preparatori: arte e territorio, comunicazione, economia e migrazione. Un’umanità in cammino.
Quasi 800 anni sono trascorsi da quella notte di Greccio, ma è con la medesima intenzione che ha aperto i battenti la ricchissima mostra internazionale di presepi “… tutti i presepi del mondo …”, nei locali del Santuario e nel chiostro della Porziuncola, ad Assisi. La tradizione dei presepi nasce con il poverello d’Assisi che più di tutto chiedeva solo di stare con Gesù Bambino.
Trastevere. Non solo chiasso, pub, locali, ristoranti. C’è R.I.P.A. “Rinascere Insieme per Amore”. Questo progetto dei frati francescani intende realizzare insieme l'esperienza evangelica della vita condivisa in una fraternità aperta ai fratelli in difficoltà, ai quali offrire il calore di una famiglia e una vita in rinascita. I frati del Convento di San Francesco a Ripa in Trastevere, infatti, condividono con questi “speciali ospiti” la vita quotidiana, fornendo ai giovani in difficoltà, un supporto umano e spirituale. Alcuni volontari si impegnano invece a fornire assistenza sanitaria, orientamento al lavoro e alla formazione professionale, sostegno per l'ottenimento di permessi di soggiorno in caso di ospiti stranieri. ACI Stampa ha parlato di questo bel progetto nel cuore della capitale con il responsabile, Fra Roberto Bongianni.
E’ il Piemonte quest’anno a donare l’olio per tenere acceso il lume dinanzi alla tomba di San Francesco e la solenne celebrazione Eucaristica per la festa del Patrono d’Italia nella Basilica di Assisi è presieduta dall’Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia.