Il Santuario di Fontecolombo presso la città di Rieti è uno dei quattro santuari francescani che delimitano il cosiddetto "Cammino di Francesco nella Valle Santa reatina". Un gioiello di storia e spiritualità non molto conosciuto, ma che accoglie un importante tratto di vita di San Francesco. E' considerato "il Sinai francescano", è infatti questo il monte scelto da Francesco per stilare la regola definitiva del suo Ordine. ACI Stampa ha intervistato Fra Aldo La Neve, guardiano del Santuario.
La Verna è un bellissimo Santuario Francescano che si trova sull'Appennino Toscano. L'evento delle stimmate e l'esempio di vita in preghiera sono il bene più prezioso che Francesco consegna ai frati della Verna. Ma oggi, in questo tempo difficile per tutti di pandemia, come vivono i frati del Santuario? In che modo trasmettono ancora l'eredità di Francesco? ACI Stampa ne ha parlato con Fra Francesco Brasa, Guardiano del Santuario.
Sono tante le richieste di preghiere che in questi giorni hanno ricevuto le Clarisse del Monastero Fara in Sabina, nel Lazio. E tutte hanno un solo perchè: Covid19. Loro, le sorelle di Francesco e Chiara, in quel piccolo mondo di pace e silenzio, si dedicano con i loro momenti di preghiera e ritiro ad esaudire le richieste di chi in Italia lotta contro il virus. C'è chi ce la fa e chi no. Ma loro ci sono sempre. La comunità monastica è sempre pronta a pregare, ad aiutare, a sostenere anche a distanza. Ma come stanno vivendo il Natale le suore di Fara in Sabina? Come vivono le clarisse eremite in questo tempo cosi difficile? ACI stampa ne ha parlato con loro, ringraziando come sempre la disponibilità di Madre Chiara Annalisa Farfalla e della sua comunità monastica.
Il Natale di Assisi sarà dedicato agli operatori sanitari che hanno lavorato tanto contro il Covid19, il virus che sta piegando il mondo intero. Questo "Natale speciale" verrà presentato giovedì 3 dicembre alle 11.15, in diretta streaming sul sito sanfrancesco.org e sulla pagina facebook dell’Associazione Stampa Estera in Italia.
La chiesa di San Francesco a Ripa Grande in Trastevere è la prima chiesa francescana di Roma, il luogo, oggi Santuario, dove soggiornò San Francesco. Per questo, ogni anno, la comunità francescana presente, si adopera per festeggiare al meglio il poverello di Assisi, il 4 ottobre.
Dal 28 agosto al 1° novembre la collettiva d’arte per ripensare le figure di sant’Antonio e san Francesco dopo 800 anni dall’arrivo del poverello in Terrasanta e dalla vocazione francescana di Antonio.
Sono tante e davvero lodevoli le iniziative dei frati minori di Assisi in questi tempi duri e difficili per l'emergenza coronavirus. San Francesco, patrono d'Italia, non smette di guidare e proteggere i suoi amati fratelli e le sue care sorelle, con l'ausilio della preghiera costante, del rispetto delle norme e della solidarietà. ACI Stampa ne ha parlato con Padre Enzo Fortunato, Direttore Rivista San Francesco.
Sono circa 24.000 le persone che nel 2019 hanno percorso i cammini in Umbria da soli, in gruppo o in compagnia degli amici a quattro zampe. Di questo numero record circa 17.000 hanno percorso i sentieri francescani verso Assisi. Gli arrivi censiti nel 2019 dalla Statio Peregrinorum del Sacro Convento di Assisi sono 4.124 e offrono "una chiara fotografia di un fenomeno in grande crescita e che sta rinnovando e dando slancio al turismo e all’immagine dell’Umbria in Italia e nel mondo". Così riporta un comunicato stampa ufficiale del Sacro Convento di Assisi.
I frati del Sacro Convento di Assisi si preparano al centenario della rivista San Francesco e lo fanno con grandi novità per il mensile e il sito sanfrancesco.org.
Quella di Rieti è la Valle del Primo Presepe, tanto che Papa Francesco ha deciso di firmare proprio a Greccio la sua lettera sul Presepe. Ma non solo.
Nella sua amata Assisi San Francesco viene celebrato e festeggiato. Al Sacro convento di Assisi è il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo metropolita di Firenze e presidente della Conferenza Episcopale Toscana, a tenere l'omelia nel giorno dedicato al Patrono d'Italia. E' stata accesa la lampada votiva che arde davanti alla tomba del santo.
San Francesco di Assisi (1191-1226), con il proprio modo di essere, ha portato la fresca brezza del vangelo nel mondo. Nel corso della propria esistenza ha sofferto pur di seminare la parola del vangelo nella propria realtà. Con tale ansia e fedeltà all'invito ricevuto dal Cristo, il santo si recò anche in Palestina ed Egitto pur di consegnare questo messaggio di pace e di fratellanza all'umanità.
Mancano ormai pochi giorni alle celebrazioni per il santo Patrono d’Italia, Francesco d’Assisi, cui quest’anno renderà omaggio – a nome di tutti i Comuni italiani – la Regione Toscana, con la simbolica offerta dell’olio per le lampade votive che ardono dinanzi alla sua tomba e al luogo del beato Transito, presso la Porziuncola. Ad Assisi ci sono in programma molti eventi e celebrazioni.
San Francesco di Assisi (1181-1226) nel corso della propria breve esistenza pensò ma di più ideò diverse attività per poter rendere concreto il proprio amore a Dio. Non astrattezza ne particolarismi ma segni, visibili e concreti, dovevano offrire quella luce che rappresenta una risposta all'amore del Cristo per l'umanità.
San Francesco di Assisi (1181-1226) è stato, senza dubbio, uno fra i più grandi santi che la Chiesa ricordi. La sua rivoluzione è stata emblematica, in quanto ha affrontato la propria esperienza, religiosa ed umana, mettendo in pratica le parole del vangelo.
La Porziuncola di Assisi è una “porta sempre aperta” per tutti quelli – pellegrini e gente del luogo – che vogliono attingere alla grazia di Dio attraverso l’esperienza della riconciliazione. Anche quest’anno sono tanti gli eventi e le celebrazioni che aiutano a vivere in pienezza il tempo di grazia del “perdono di Assisi”, il prossimo 2 agosto.
Il 120esimo successore di San Francesco alla guida dei Frati Minori Francescani Conventuali è un argentino di 57 anni. Padre Carlos Alberto Trovarelli è stato scelto come ministro generale di uno dei tre rami in cui è diviso il primo ordine francescano. Succede a padre Marco Tasca, che ha avuto l’incarico di ministro generale per due mandati di sei anni, dal 2007 al 2019.
La storia è ormai celebre. Nel settembre del 1219 Frate Francesco, proveniente dall’accampamento dei crociati che assediano Damietta in Egitto, roccaforte musulmana, oltrepassa le linee dei combattenti per incontrare al-Malik al-Kâmil, sultano del Cairo e capo dell’esercito della Mezzaluna.
“A distanza di otto secoli siamo certi che la fatica affrontata da san Francesco non è stata vana. Venendo a Damietta egli ha attraversato i confini degli accampamenti e delle opinioni, degli interessi e del potere”. Il Cardinale Leonardo Sandri, conclude con queste parole il suo viaggio in Egitto in occasione degli 800 anni dall’incontro tra s. Francesco e il sultano Al-Malik al-Kamel.
Quest’anno ricorrono 800 anni dell’incontro tra san Francesco e il sultano Malik Al Kamil.