Ogni anno a Torino, ormai da 36 edizioni, nella cornice del Lingotto Fiere si riunisce "tutta la filiera del libro" ossia case editrici, scrittori, librai, bibliotecari, agenti, illustratori, traduttori e tanti, tantissimi lettori. Non potevano mancare anche questo anno gli editori cattolici rappresentati dalla sigla e dallo stand Uelci, l'unione editori e librai cattolici italiani.
Un appuntamento immancabile, per l’editrice di Papa Francesco. Perché la LEV “ha istituzionalmente il compito di divulgare il magistero del Papa e quindi bisogna essere presenti dove è possibile e senza badare a spese”, disse durante un’intervista ad ACI Stampa Don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana. La Libreria Editrice Vaticana, infatti, anche quest’anno, parteciperà al Salone Internazionale del Libro di Torino (dal 18 al 22 maggio 2017), giunto al suo XXX° anno di età.
Pastorale “non significa solo che noi nella Chiesa svolgiamo per i fedeli il servizio dei sacramenti e dell’annuncio della Parola di Dio” ma “abbraccia decisamente anche la dimensione intellettuale”. Parola di Benedetto XVI Pontefice emerito con una lettera che fa da introduzione al volume, appena pubblicato, del cardinale Tarcisio Bertone La fede e il bene comune. Offerta cristiana alla società contemporanea, curato da Fabio Pisani (Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2015, 453 pagine, euro 22).
Uno stand di 140 metri quadrati, che rievoca con disegni dell’illustratore Corrado Mezzana (1890-1952) un angolo dell’antico cortile di Valdocco, cuore dell’azione pastorale di san Giovanni Bosco nella Torino dell’Ottocento. Si presenterà così lo stand della Libreria Editrice Vaticana al XXVIII Salone Internazionale del Libro, in programma a Torinodal 14 al 18 maggio prossimi. Lo stand è stato realizzato dall’architetto Roberto Pulitani, che aveva già progettato il padiglione espositivo della Santa Sede al Salone dello scorso anno. Le illustrazioni di Mezzana sono tratte da un volume del 1929, Vita del beato Giovanni Bosco del salesiano Gian Battista Calvi. La scelta di questa scenografia è stata voluta per esaltare la figura di don Bosco patrono degli editori e il suo rapporto sempre filiale ed affettuoso verso i Pontefici, i quali a loro volta non gli hanno mai fatto mancare assistenza e conforto. Viene anche esaltato il pensiero di don Bosco relativo alla produzione e alla diffusione di libri. “