Nell’opera del Sacro Cuore di Roma presidi e direttori delle scuole salesiane si ritroveranno per rilanciare l’esperienza scolastica salesiana fra tradizione e innovazione. Questo accadrà il 21 e il 22 Ottobre, per rileggere e riproporre i criteri educativi della proposta scolastica salesiana, che mette lo sviluppo dei giovani nel costruire la propria vita rispondendo a sogni, desideri e opportunità.
Una “santa alleanza” per l’integrazione. Così potrebbe chiamarsi quella sancita tra salesiani e gesuiti impegnati a Genova - nello specifico all'Opera Don Bosco di Sampierdarena - per aiutare i giovani, e non solo giovani, immigrati ad inserirsi nel tessuto sociale italiano.
Nelle settimane scorse il Rettor Maggiore, don Angel Fernandez Artime, ha consegnato il titolo e le linee guida per il messaggio della Strenna 2017: ‘Siamo Famiglia! Ogni casa, scuola di Vita e di Amore’ con il proposito di riflettere sul tema della famiglia, in quanto tale richiesta è scaturita dalla Consulta della Famiglia Salesiana, che all’unanimità ha chiesto di trattare l’argomento della famiglia, guardando alle sfide che essa affronta nelle nuove congiunture, alle riflessioni dei due Sinodi e all’Esortazione Apostolica Di Papa Francesco ‘Amoris Laetitia’.
Il Sud Sudan ha bisogno di tutto: cibo, acqua, generi di prima necessità. Migliaia di persone impaurite hanno cercato rifugio nella missione salesiana di Gumbo, a 8 km dal centro di Giuba, nel Sudan del Sud, a motivo della ripresa degli scontri armati. Attualmente la missione ospita un numero enorme di persone: tra le 5.000 e le 8.000 di giorno, che aumentano la notte perché molti tornano solo per dormire.
Poco più di un anno fa Papa Francesco faceva nascere la Segreteria per la Comunicazione. A guidarla un salesiano, Dario Edoardo Viganò. Nel “DNA” della famiglia salesiana c’è proprio la comunicazione come mezzo di evangelizzazione e nella “cultura dell’incontro” di cui parla sempre Papa Francesco c’è proprio la sfida della comunicazione.
Un oratorio per i giovani siriani. Per donare un po’ di spensieratezza durante i conflitti e le difficoltà. E’ l’iniziativa “L’Estate ragazzi”, un oratorio salesiano ad Aleppo, in Siria. Vi partecipano circa 800 tra ragazzi e ragazze, assistiti dalla comunità dei Figli di Don Bosco, con l’aiuto di quasi 85 animatori di varie età, e in maniera diversa l’intera Famiglia Salesiana della città martire siriana.
Il santuario di Maria Ausiliatrice a Torino fu voluto da San Giovanni Bosco nel 1868. Martedi 24 maggio, giorno della celebrazione di Maria Ausiliatrice, è una festa speciale per i Salesiani e per la diocesi di Torino.
Agli inizi di febbraio Il 3 Febbraio scorso il rettor maggiore dei salesiani, don Ángel Artime ha visitato la Liberia ed ha celebrato la festa di don Bosco a Matadi, un quartiere di Monrovia, dove ha benedetto i bambini e consegnato un pozzo per l’acqua potabile costruito con la collaborazione dei Cooperatori Salesiani.
Nuovo atto di vandalismo anti-cristiano in Israele. Ha colpito, questa volta, il cimitero del monastero salesiano di Beit Gemal.
"A coloro che dicono che il Papa è comunista, dico che non ha senso definirlo così: il Papa parla e agisce in base a quello che gli suggeriscono il suo cuore e il Vangelo. Tutto il resto è un’interpretazione, un’etichetta messa da altri". E’ l’opinione del Rettore Maggiore dei Salesiani, Don Angel Fernandez Artime
Terminata la parte ufficiale e più “politica” della’ arrivo in Bolivia il Papa già nella serata di mercoledì si è trasferito a Santa Cruz de la Sierra. L'insediamento originario della città era a circa 220 km ad est rispetto alla posizione attuale, qualche chilometro a sud dell'odierna San José de Chiquitos. Nel 1592 dopo lotte con gli indigeni la città fu spostata alla posizione attuale sulle rive del fiume Piraí. Alcuni resti dell'iniziale insediamento possono essere visitati nella località di Santa Cruz la Vieja (Vecchia Santa Cruz) nei pressi di San José de Chiquitos, che a sua volta fu fondata nel 1692 come missione dei Gesuiti. Santa Cruz de la Sierra è il centro della protesta di vari dipartimenti boliviani per consolidare le autonomie regionali.
Papa Francesco ha lodato la concretezza salesiana nel suo discorso a Valdocco, la Casa Madre della Famiglia salesiana. Ma come si declina questa concretezza oggi? In che modo i salesiani portano avanti il progetto di Don Bosco? “La concretezza parte da un passo prima, dall’analisi della situazione, secondo il metodo di Don Bosco,” spiega ad ACI Stampa Claudio Belfiore, presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane.
Erano in circa 10 mila i ragazzi degli oratori arrivati da tutta Italia per partecipare alla festa con Papa Francesco. Lì, nel posto dove c’erano le vecchie ferriere della FIAT, si sono radunati, hanno pregato nella Chiesa del Sacro Volto, hanno cercato una guida. E c’era don Enrico Stasi, ispettore salesiano per il Piemonte e la Valle d’Aosta
La preghiera silenziosa davanti a Maria nel Santuario della Consolata, e poi l’abbraccio festoso dei ragazzi degli oratori e la preghiera della famiglia salesiana. Il pomeriggio del Papa a Torino comincia così, dopo il pranzo con i giovani detenuti del Carcere minorile “Ferrante Aporti”, alcuni immigrati e senza fissa dimora e una famiglia Rom.
Domenica e lunedì Papa Francesco sarà a Torino per l’Ostensione della Sindone e per celebrare il bicentenario dalla nascita di San Giovanni Bosco. Un rapporto, quello del Papa con il mondo salesiano, che spesso viene fatto risalire alla sua infanzia, quando il piccolo Jorge Mario Bergoglio entrò in contatto con importanti figure salesiane. C’è un dettaglio, tuttavia, che vede anticipare di molto – almeno sul piano temporale - questo pensiero comune.
La Sicilia è divenuta meta di migliaia di giovani in fuga dai paesi dell’Africa in guerra, che arrivano dopo aver rischiato la vita nel deserto e nel Mediterraneo. Per meglio coordinare le attività di accoglienza, la Famiglia Salesiana ha creato l’associazione temporanea di scopo “Don Bosco Island”, che riunisce le organizzazioni salesiane coinvolte nella gestione dei problemi dell’immigrazione, in Sicilia e in tutto il paese.
Si presenta come un finesettimana denso di attività “salesiane” quello in procinto di svolgersi sui luoghi di Don Bosco: conferenze sui giovani, letture su Don Bosco e per finire una grande festa giovanile. Da stamattina a Valdocco, Torino, si svolge il convegno dal titolo “Spazio fratto Tempo – La velocità del cambiamento: tra bisogni emergenti e risposte possibili”, organizzato dalla Pastorale Giovanile Salesiana della Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta con altre realtà associative giovanili.
Mentre in Ucraina continuano scontri e violenze nonostante il “cessate il fuoco” firmato lo scorso 15 febbraio, migliaia di persone continuano a lasciare le loro case. Una delle città dove arriva il maggior numero di profughi è Odessa. Nelle città sono attivi anche i missionari salesiani: “Diamo loro cibo, vestiti, tutto il necessario per l’igiene personale, li aiutiamo a trovare un alloggio e un lavoro”, spiegano i missionari.