Ispirandomi a San Giovanni Maria Vianney “vorrei ricordare a voi che avete ricevuto la chiamata d'amore dal Signore, e con l'aiuto dei vostri formatori e di tanti altri vi state preparando a ricevere un giorno il dono del sacerdozio”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza la comunità del Seminario Maggiore di Getafe.
Agire in persona Christi significa essere una vera icona di Gesù.
Nel giorno dedicato alla solennità del Sacro Cuore di Gesù la Chiesa Cattolica celebra la giornata per la santificazione dei sacerdoti. E in questo giorno particolare vogliamo ricordare le parole rivolte dall'allora Papa Benedetto XVI ai sacerdoti nella omelia - pronunciata 10 anni fa - nella Messa conclusiva dell’Anno Sacerdotale.
Due giorni di incontri, con la novità di una sessione pubblica nell’ultima mezza giornata: è delineato il prossimo incontro del Ratzinger Schuelerkreis, il circolo di ex allievi di Benedetto XVI. Il tema sarà il sacerdozio. Durante l’incontro privato, si parlerà di “Sacerdozio nella teologia di Joseph Ratzinger alla luce della situazione attuale”, mentre l’incontro pubblico sarà sulle “Le sfide attuali per l’ordine sacro”.
Fra le tante preoccupazioni del pontificato "una più delle altre ci sta a cuore, ed è che i sacerdoti siano tali, quali li esige la dignità del loro ministero, poiché a nostro avviso, per questa via principalmente, possiamo nutrire liete speranze dell'avvenire della religione". Lo scriveva Papa Pio X nella Esortazione Apostolica Haerent Animo, della quale tra pochi giorni ricorre il 110/mo anniversario della pubblicazione. Era il 4 agosto 1908 e il Papa scriveva questo testo ricordando il 50/mo della sua ordinazione presbiterale, il 18 settembre 1858.
Cosa deve fare il sacerdote, per Papa Francesco? È chiamato a “lasciare il primato al Padre”. Ma – ammonisce il Papa - questo non significa “diventare preti invasati, quasi che si fosse depositari di qualche carisma straordinario”, ma piuttosto essere “preti normali, semplici, miti, equilibrati, docili alla forza, interiormente liberi”.
Il 25 marzo del 1951 nella parrocchia di San Francesco a Ripa, in un tempo a noi lontano cronologicamente, ma vicino nel ricordo di chi ha vissuto una vita per il Vangelo, chiudeva la sua giornata terrena per entrare nella casa di Dio padre Giuseppe Spoletini (1870-1951). Questo religioso ha vissuto un'esistenza santa e ritirata seguendo da vicino San Francesco di Assisi.
A venti anni dal documento “Nuove Vocazioni per una Nuova Europa”, conosciuto come “In Verbo Tuo”, i responsabili della Pastorale Vocazionale delle Conferenze Episcopali Europee trovano ancora le difficoltà descritte dal documento. Ma ci tengono a sottolineare che la crisi delle vocazioni non è esattamente quella descritta.
“Gli uomini non hanno bisogno delle doti umane dei pastori, ma piuttosto della calda amicizia di Dio che deve abitare in noi”. Lo ha scritto il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del CCEE, in un messaggio inviato al Congresso Europeo dei delegati nazionali per la pastorale vocazionale in corso a Tirana fino al 3 marzo.
Una parrocchia spesso e volentieri un luogo idilliaco, nonostante tutto quel che si potrebbe pensare. Nella chiesa in cui si celebra la santa messa, in cui si va a pregare, in cui si dovrebbe "fare comunità", possono scoppiare lotte intestine, guerriglie cruente, liti all'ultimo sangue.
I quattro pilastri della vita presbiterale sono “la dimensione spirituale, la dimensione accademica, la dimensione umana e la dimensione pastorale”. Lo ha ricordato stamane il Papa ai membri del Pontificio Collegio Pio Brasiliano, ricevuti in udienza nel Palazzo Apostolico.
Questa non è “una festa privata, ma un evento di Chiesa”. Lo ha detto il Vescovo di Ragusa Monsignor Carmelo Cuttitta ordinando nella Cattedrale di San Giovanni Battista, domenica, due nuovi sacerdoti per la Diocesi: Don Fabio Stracquadaini e Don Filippo Bella.
La Diocesi di Carpi è in festa per l’ordinazione presbiterale di Enrico Caffari, Mauro Pancera ed Emiddio Voli avvenuta lo scorso 5 gennaio per l’imposizione delle mani del Vescovo diocesano Francesco Cavina.
Come può un sacerdote vivere la configurazione a Cristo buon pastore? Il cardinale segretario di stato vaticano Pietro Parolin interviene al Convegno della Congregazione per il Clero dedicato ai documenti conciliari sul sacerdozio e offre la risposta con le parole di Papa Francesco, con l’identikit fatto in una delle prime omelie da Pontefice.