Nella solennità dell’Immacolata Concezione, la Conferenza Episcopale Italiana promuove un momento di preghiera da vivere insieme in preparazione al Natale.
Con la pandemia che ha ripreso la sua corsa, è ricominciata da ieri la recita del Rosario nella Basilica di San Pietro guidata dal Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano.
“Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità. In questa preghiera ripetiamo molte volte le parole che la Vergine Maria udì dall’Arcangelo e dalla sua parente Elisabetta. A queste parole si associa tutta la Chiesa”. Era il 29 ottobre del 1978 quando Giovanni Paolo II da poco eletto al Soglio di Pietro prima della preghiera dell’Angelus ricordava ai presenti questa sua predilezione.
Al termine dell’Angelus Papa Francesco ha ricordato che domenica prossima 18 ottobre la Fondazione “Aiuto alla chiesa che soffre promuove l'iniziativa per l'unità e la pace un milione di bambini recita il Rosario. Incoraggio questa bella manifestazione che coinvolge i bambini di tutto il mondo i quali pregheranno specialmente per le situazioni di criticità causate dalla pandemia”.
Nel cuore dei Giardini Vaticani, c'è una piccola replica della Grotta di Lourdes, il luogo dove la Vergine Maria apparve a Santa Bernardette Soubirus nel 1858. E in questo luogo speciale Papa Francesco sabato 30 maggio alle ore 17.30 presiederà il Santo Rosario per invocare la fine della pandemia con tutti i cattolici del mondo. Ma qual è la storia della Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani?
Il prossimo 30 maggio, alle ore 17.30, Papa Francesco presiederà la recita del Santo Rosario dalla Grotta di Lourdes, nei Giardini Vaticani.
"In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa i Misteri della luce del Rosario, simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe". Lo chiede la Conferenza Episcopale Italiana, attraverso una nota.
Fino a pochi decenni fa in tutte le chiese del mondo prima della Santa messa si recitava il rosario. E ciò, per fede, è rimasto tutt'ora presente in moltissime assemblee. Vuoi per devozione o anche per pia pratica, questa consuetudine era l'oggetto preferito delle meditazioni che si facevano, oltre che in chiesa, anche in casa.
Un rosario intelligente con un chiaro obiettivo: pregare per la pace nel mondo. Nel cuore del Mese Missionario Straordinario, istituito dal Santo Padre,
Camerun, Malawi, Libano, Filippine, Paraguay, Perù, Nuova Guinea. Sono soltanto alcuni degli oltre 80 Paesi in cui centinaia di migliaia di bambini si riuniranno in preghiera il prossimo 18 ottobre nell’ambito dell’iniziativa di Aiuto alla Chiesa che Soffre, Un milione di bambini recita il Rosario per l’unità e la pace.
Papa Francesco - nel giorno dell sua festa onomastica, oggi infatti la Chiesa ricorda la memoria di San Giorgio - ha voluto regalare 6.000 Rosari della GMG ai giovani dell’Arcidiocesi di Milano, che stamane hanno partecipato, nella Basilica di San Pietro, alla Messa presieduta dall’arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini. Lo ha comunicato Alessandro Gisotti, Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede.
“Cari giovani, vi invito a fare vostre e vivere nella quotidianità le indicazioni della recente Esortazione apostolica Christus vivit, frutto del Sinodo che ha coinvolto anche tanti vostri coetanei. In questo testo ognuno di voi può trovare spunti fecondi per la propria vita e il proprio cammino di crescita nella fede e nel servizio ai fratelli”. Così Papa Francesco prima di recitare l’Angelus al termine della Messa della Domenica delle Palme in cui si celebra anche la Giornata della Gioventù in ogni diocesi del mondo.
Papa Francesco ha deciso di invitare tutti i fedeli, di tutto il mondo, a pregare il Santo Rosario ogni giorno, durante l’intero mese mariano di ottobre; e “a unirsi così in comunione e in penitenza, come popolo di Dio, nel chiedere alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi”.
Roma, 12 aprile 1947. Presso la località delle Tre Fontane qualcosa sta accadendo:un uomo, con i suoi figli, sta facendo una passeggiata nel bosco ed ecco - dentro una piccola grotta - vede una Signora che gli parla. Sbigottito ed incuriosito l'uomo si mette in ascolto della “Bella Signora”, cosi la chiama lui.
Al via la programmazione di Radio Vaticana Italia per la Quaresima. A partire da domenica 18 febbraio verrà trasmesso il Rosario recitato da Papa Francesco.
Sollecitudine, compassione e gioia sono le tre parole, le tre linee guida che Papa Francesco fornisce a sacerdoti e religiosi del Bangladesh. Tre parole che scaturiscono direttamente da una meditazione sul Rosario, cui la Chiesa in cui avviene il penultimo incontro del viaggio nel Papa nel Paese è dedicata.
Il Rosario è “un modo eccellentissimo di preghiera meditata, costituito a guisa di mistica corona, in cui le orazioni del «Padre nostro», dell' «Ave Maria» e del «Gloria al Padre», si intrecciano alla considerazione dei più alti misteri della nostra fede, per cui viene presentato alla mente come in tanti quadri il dramma dell'incarnazione e della redenzione di Nostro Signore”. Così scriveva Giovanni XXIII nella Enciclica Grata Recordatio, pubblicata nel 1959, e dedicata alla recita del Rosario per le missioni e per la pace. Una Enciclica quanto mai attuale, soprattutto nell’anno del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima.
Siamo giunti all’ultimo momento importante della prima giornata a Fatima con Papa Francesco: la benedizione delle candele e la recita del Santo Rosario.
“Madre Angelica è stata una grande donna, molto coraggiosa”. Così il Papa emerito Benedetto XVI ha salutato la redazione di AciStampa che ha avuto l’onore di poterlo incontrare per porgergli gli auguri di Natale.
Conversione e preghiera.