Il percorso che Papa Francesco farà a partire dall’aeroporto di Sarajevo per arrivare al Palazzo presidenziale per tenere il suo primo discorso di una lunga giornata era quello ambito da molti in tempo di guerra. Perché quella che oggi si chiama Zmaja od Bosne era il Viale dei Cecchini, in bosniaco Aleja Snajpera. Chi passava da lì, veniva colpito dai cecchini appostati sulle montagne, o all’interno di alcuni edifici. A un certo punto, poco prima del Palazzo presidenziale, il Papa troverà alla sua sinistra la Chiesa Cattolica di San Giuseppe, monumento nazionale della Bosnia Erzegovina e per un periodo in corsa per diventare la cattedrale della Città. Girando lo sguardo verso destra, vedrà il ponte di Vrbanja. Lì sono molti in molti, sotto il tiro dei cecchini. Lì sono morti anche il Romeo e Giulietta di Sarajevo.