Al via il progetto "Una famiglia per una famiglia. Verso una nuova forma di affiancamento familiare", promosso dalla Caritas diocesana di Roma, Caritas Italiana, Fondazione Paideia e Comune di Roma.
Grande successo per la “Marcia per la vita” che si è svolta ieri a Roma con una partecipazione di circa 50mila persone. “E’ importante collaborare insieme per difendere e promuovere la vita”, ha detto il papa parlando della manifestazione. “E, parlando di vita – ha aggiunto -, oggi in tanti Paesi si celebra la festa della mamma: ricordiamo con gratitudine e affetto tutte le mamme”.
“Quanto vorrei che Roma potesse brillare di “pìetas” per i sofferenti, di accoglienza per chi fugge da guerra e morte, di disponibilità, di sorriso e di magnanimità per chi ha perduto la speranza. Quanto vorrei che la Chiesa di Roma si manifestasse sempre più madre attenta e premurosa verso i deboli”.
Chi ha paura di Fatima? Non è una domanda tanto strana se si pensa a quante voci di visioni apocalittiche, dilagare di segreti, e moltiplicarsi di statue di Madonne pellegrine, ci sono nel mondo. Allora ecco che il santuario di Fatima si trasferisce a Roma per discutere sul significato autentico del suo messaggio. La Pontificia Accademia Mariana Internazionale ha organizzato, in collaborazione con il santuario di Fatima, un Forum internazionale di mariologia su “Il messaggio di Fatima tra carisma e profezia”, che si terrà presso l’Auditorium Antonianum (Viale Manzoni 1), dal 7 al 9 maggio 2015.
Spira il vento del cambio della guardia in tre delle più importanti diocesi italiane. Nei prossimi mesi con molta probabilità gli Arcivescovi di Bologna e Palermo ed il Cardinale Vicario di Roma lasceranno i propri incarichi per raggiunti limiti di età.
“La lettera enciclica Evangelium Vitae è un documento di straordinaria attualità che ribadisce con forza come l’uomo costituisca la prima e fondamentale via della Chiesa”. Mons. Jean-Marie Mupendawatu, Segretario del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, lo ribadisce con forza dutante la “Giornata di Studio dedicata alla Lettera Enciclica” promulgata da San Giovanni Paolo II esattamente venti anni fa.
Per “aspirare alla pace non basta, come non è sufficiente l’intenzione di operare per la pace: occorrono comportamenti concreti e coerenti, azioni mirate e, soprattutto, la piena coscienza che ognuno nel suo piccolo o grande mondo quotidiano è “costruttore di pace”, pur nei diversi compiti, incarichi e funzioni”. Secondo il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, nello scenario mondiale è fondamentale il compito della diplomazia vaticana, che “ha una chiara funzione ecclesiale: se è certamente lo strumento di comunione che unisce il Romano Pontefice ai Vescovi a capo delle Chiese locali o che consente di garantire la vita delle Chiese locali rispetto alle Autorità civili, oserei dire che è anche il veicolo del Successore di Pietro per “raggiungere le periferie”, sia quelle della realtà ecclesiale che quelle della famiglia umana”.