Si è celebrato oggi – in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato – il Giubileo dei migranti. Nella Basilica di San Pietro si è svolta una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti.
Il miracolo compiuto da Gesù a Cana è al centro della riflessione proposta dal Papa, stamane, nel corso del consueto Angelus domenicale.
Una donna eritrea con tre dei suoi cinque figli compone la seconda famiglia ospitata dalla parrocchia di San Pietro in Vaticano ed ospitata in un appartamento in zona Gregorio VII. Ne da notizia la Sala Stampa Vaticana, ricordando che la parrocchia di Sant'Anna ospita -invece - una famiglia siriana.
“L’Unione Europea deve lavorare insieme per predisporre una politica comune e delle procedure amministrative più veloci per gestire questa crisi umanitaria e riconoscere i suoi valori chiave: proteggere le vite, tutelare la dignità umana e promuovere la tolleranza. E’ deplorevole che i rifugiati in fuga dalla guerra siriana siano costretti a raggiungere l’Europa con mezzi che mettono in pericolo le loro vite”. Lo ha detto ieri Fra’ Matthew Festing, Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, nel corso dell’incontro di inizio anno con il Corpo Diplomatico accreditato.
L’incontro con i rifugiati in Giordania e quanti soffrono del clima di conflitto e d’instabilità̀ politica ed economica della regione sarà al centro della visita che quest’anno compirà il Coordinamento Terra Santa (HLC2016), il gruppo di vescovi europei, nord-americani e sud-africani, che dagli anni novanta ogni anno visita le varie comunità cristiane presenti in Terra Santa.
L’Agenda 2030 ha creato una solida base per l'azione sulla migrazione e lo sviluppo, ma il prezzo è stato alto: sono stati migliaia di vite perse in questi ultimi anni. Il mondo è stato consumato dal divisioni e si è creata allarmismo e retorica confondendo rifugiati e migranti e questo ha portato ad una risposta disordinata e inadeguata per il problema della migrazione.
“I migranti sono nostri fratelli e sorelle che cercano una vita migliore lontano dalla povertà, dalla fame, dallo sfruttamento e dall’ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta, che equamente dovrebbero essere divise tra tutti.” Papa Francesco lo scrive nel messaggio per la Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato del 2016.
Non solo le parrocchie e le diocesi hanno detto sì all'appello all'accoglienza lanciato alcuni giorni da Papa Francesco. L'Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, in collaborazione con l'Associazione Italiana Cultura Sport, apre le porte ad oltre 500 giovani rifugiati. L'iniziativa sarà presentata oggi alle 16 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, a Roma.
"Uno dei drammi umanitari più opprimenti degli ultimi decenni è rappresentato dalle terribili conseguenze che i conflitti in Siria e in Iraq hanno sulle popolazioni civili, nonché sul patrimonio culturale. Milioni di persone sono in un preoccupante stato di urgente necessità, costrette a lasciare le proprie terre di origine. Di fronte ad un tale scenario e a conflitti che vanno estendendosi e turbando in maniera inquietante gli equilibri interni e quelli regionali, la comunità internazionale non sembra capace di trovare risposte adeguate, mentre i trafficanti di armi continuano a fare i loro interessi: armi bagnate nel sangue, sangue innocente". E' il durissimo atto di accusa lanciato stamane dal Papa che ha ricevuto i partecipanti all’Incontro promosso dal Pontificio Consiglio Cor Unum sulla crisi umanitaria siriana e irachena.
Di fronte all'emergenza rifugiati in Europa il Sovrano Ordine di Malta moltiplica i suoi sforzi. "Ispirato di principi di solidarietà e dall’imperativo etico di alleviare la sofferenza umana, l’Ordine di Malta ha intensificato i suoi sforzi per accogliere e offrire assistenza medica ai rifugiati", ha detto il Gran Cancelliere Albrecht Boeselager.
Il Pontificio Consiglio Cor Unum ha convocato per giovedì 17 settembre un vertice sulla crisi umanitaria in Sira ed Iraq. Invitati gli organismi di carità cattolici che operano nell’area del Medio Oriente, e i vescovi della regione. Finora una trentina di associazioni hanno aderito all’invito.
L’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, nel dire sì all’appello del Papa per l’accoglienza di profughi e rifugiati ha chiesto di inserire nella preghiera dei fedeli di domani, domenica 13 settembre, due intenzioni particolari.
L’emergenza rifugiati in Europa è stato uno dei temi centrali dell’udienza concessa stamane da Papa Francesco al Presidente della Repubblica di Serbia Tomislav Nikolic.
La tragedia dei migranti e dei rifugiati è nel cuore di Papa Benedetto XVI. Lo ha ricordato ai fedeli di Ancona riuniti per la festa del Mara il Prefetto della casa Pontificia e segretario particolare del Papa Emerito Georg Gänswein. L’arcivescovo, che ha un legame particolare con le Marche in quanto titolare di Urbisaglia, ha celebrato la messa nel duomo di San Ciriaco e poi ha partecipato alla processione sul mare.
"Se centinaia di migliaia di persone preferiscono la fuga alla permanenza nel luogo di origine, pur consapevoli di mettere in pericolo la loro vita, è perché i conflitti si sono moltiplicati. I profughi non si riducono innalzando muri, ma diminuendo le guerre".
"Negli Stati dell’Unità e del Nilo Alto la popolazione sopporta atroci sofferenze. Abbiamo conosciuto la guerra in passato, ma la crudeltà che sperimentiamo oggi non ha eguali. È come vivere in un incubo". Così raccontano alcuni rifugiati sud sudanesi – che per motivi di sicurezza preferiscono mantenere l’anonimato - ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, durante la recente visita di una delegazione della fondazione pontificia nel più giovane stato al mondo.
Le condizioni di così tanti esiliati genera “compassione e indignazione,” ma la comunità internazionale deve andare oltre i sentimenti, applicare una rete di solidarietà, studiare nuove soluzioni per l’accoglienza dei rifugiati. L’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, nunzio permanente della Santa Sede presso l’Ufficio ONU di Ginevra, lo sottolinea nell’intervento del 24 giugno alla 63esima riunione del Comitato per l’Alto Commissario ONU per i rifugiati.
Le ultime ore a Torino Papa Francesco le ha dedicate ai parenti e ai rifugiati. La messa e il pranzo per gli uni e poi un gruppo di rifugiati guidato dal direttore della Pastorale Migranti, Sergio Durando.
Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto il Cardinale Raymond Leo Burke, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta e Fra’ Matthew Festing, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta. Una occasione per ricordare l’impegno dello SMOM soprattutto per i rifugiati in previsione della giornata del 20 giugno dedicata dalle Nazioni unite a questo dramma umanitario. In Siria ogni 60 secondi una famiglia è costretta ad abbandonare la propria casa a causa delle violenze in corso da oltre 4 anni.
“Papa Francesco incontrerà un gruppo di rifugiati”, durante il prossimo viaggio a Torino. “Lo farà prima di ripartire”, ma ”dopo aver pranzato con i familiari, ricevendoli in Episcopio”. Lo ha dichiarato l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’Happening degli oratori e dei giovani.