Una giornata interamente dedicata a migranti e rifugiati cristiani presenti in Israele darà il via – sabato 14 gennaio - all'annuale incontro del Coordinamento Terra Santa che riunisce vescovi provenienti da Europa, Nord America e Africa meridionale. I lavori si concluderanno il 19 gennaio. Ne dà notizia il Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa.
"Questo esodo non si fermerà perché il Sud del mondo ormai si è messo in moto, fondamentalmente disperato". Sono le parole del Cardinale Arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, pronunciate in occasione della Messa a Genova per il Giubileo di senza fissa dimora e rifugiati cristiani. Questo fenomeno "non si fermerà di fronte a nessuna barriera, a nessun filo spinato o muro, questo è un dato da considerare con molta serietà, nella sua radice profonda che è il malessere e il disagio la disperazione di tanta gente".
"Non hanno niente e possono perdere la cittadinanza in ogni momento". Così monsignor Daniel Adwok, arcivescovo di Khartoum, descrive ad Aiuto alla Chiesa che Soffre la condizione di circa un milione e mezzo di sudsudanesi che a causa del conflitto in atto nel più giovane Stato al mondo, hanno riparato nel vicino Sudan.
C’è una famiglia che è scappata dalla Siria, una mamma con due figli che è fuggita dal Kenia, un somalo che ha attraversto deserto e patito il carcere pur di arrivare in Italia, e una perseguitata della Costa d’ Avorio. Sono loro i protagonisti della presentazione del messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2016 firmato da Papa Francesco.
"È stato orribile. Non scorderò mai il terrore impresso sul volto di decine di migliaia di persone. Erano convinti che Isis li avrebbe uccisi". A soli 22 anni, Rami è uno dei rifugiati cristiani ospitati dal centro Mar Elia, il campo profughi gestito dalla Chiesa ad Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno.
Erano circa mille le persone che hanno partecipato alla veglia di Pasqua ad Erbil, la capitale del Kurdistan iracheno. Quella tenda è stata costruita per loro, e si celebra lì la Messa ogni domenica. Nella notte di Pasqua, c’era il Cardinal Fernando Filoni, che ad agosto era stato in Iraq come inviato speciale del Papa, a celebrare. Poi, nel giorno di Pasqua, Filoni ha celebrato a Sulemainja, doe quasi 400 famiglie cristiane hanno partecipato. La storia di ciascuno di loro non va dimenticata.