“Tre dimensioni emergono chiaramente dalla spinta conciliare al rinnovamento della vita liturgica. La prima è la partecipazione attiva e fruttuosa alla liturgia; la seconda è la comunione ecclesiale animata dalla celebrazione dell’Eucaristia e dei Sacramenti della Chiesa; e la terza è l’impulso alla missione evangelizzatrice a partire della vita liturgica che coinvolge tutti i battezzati”.
A dieci anni dalla sua scomparsa rimane vivo negli studiosi di liturgia e del canto sacro la memoria di colui che diede forma nuova ai riti pontificali secondo le indicazioni di San Paolo VI e attuò con fermezza e nobiltà la riforma liturgica.
La riforma liturgica è stata avviata ma c’è bisogno ancora di proseguire il lavoro iniziato" Con questa premessa si svolge a Roma giovedì 31 maggio prossimo una tavola rotonda sul tema: “La riforma liturgica nella diocesi di Roma” .