ll 2018 "sarà caratterizzato proprio da una speciale concentrazione dell’attenzione della Chiesa a tutti i suoi livelli sui giovani, quindi sulle loro attese, sulle loro aspirazioni, sulle sfide che devono affrontare e anche sulle speranze che portano con sé, come sulle debolezze e sulle paure. Quindi sarà un anno importante. La Chiesa vuole entrare veramente in dialogo con la realtà giovanile, vuole capire i giovani e vuole aiutare i giovani". Così il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, in una intervista rilasciata a Vatican News.
La presentazione dei nuovi loghi della Segreteria per la Comunicazione, e del nuovo portale che “non è la riforma della comunicazione”, ma è “il primo segno visibile della riforma”; il punto sulle attività della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale; l’enfasi sui giovani del Dicastero Laici, Famiglia e Vita: sono stati questi i temi della XXII riunione del Consiglio dei Cardinali, che si è riunito dall’11 al 13 dicembre.
Si chiama “Sezione per il Personale Diplomatico di Ruolo Presso la Santa Sede”, ed è la terza sezione della Segreteria di Stato. Lo annuncia la Segreteria di Stato con un comunicato diffuso dalla Sala Stampa vaticana.
La riforma? È una questione di “et et”, di far conciliare insieme tradizione e rinnovamento, spiega il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. E lo fa presentando l’ultimo libro dell'arcivescovo Agostino Marchetto, “La riforma e le riforme nella Chiesa”
Una pausa di riflessione, per rivedere i testi di Papa Francesco sulla riforma della Curia e mettere a punto le idee: il Consiglio dei Cardinali continua la discussione sulla riforma della Curia, con poche novità.
Paolo VI è stato un Papa riformatore. A tutto tondo. Nei suoi 15 anni di pontificato sono stati, infatti, rivisti e rinnovati diversi aspetti della vita e dell'istituzione ecclesiastica.
Il nuovo segretario del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale è un sacerdote francese della diocesi di Lione, con un passato straordinariamente attivo nelle cooperazione internazionale, una particolare specialità nell’etica sociale e la convinzione che “il lavoro del pensiero è al centro del mio ministero”. Bruno-Marie Duffè, classe 1951, aveva tutte le caratteristiche per essere chiamato a coordinare il nuovo dicastero che riunisce i pontifici Consigli di Giustizia e Pace, Cor Unum, Migranti e Pastorale degli Operatori Sanitari.
Una “salutare decentralizzazione”, nelle parole di Papa Francesco, è l’obiettivo della riforma della Curia che viene discussa dal Consiglio dei Cardinali, che si è riunito dall’11 al 13 giugno, portando avanti i discorsi già avviati.
C’è stata anche la proposta di alcuni testi, che dovrebbero approdare poi nel testo della costituzione Apostolica che regola la nuova Curia, durante il 19esimo Consiglio dei Cardinali che si è tenuto in Vaticano dal 24 al 26 aprile.
Non sarà un accorpamento, ma una piccola riforma, quella che interesserà i tre tribunali vaticani – Segnatura, Penitenzieria e Rota. Ma la riforma della cosiddetta “diaconia della giustizia” è stata discussa dal Consiglio dei Nove (come si è cominciato a chiamare il Consiglio dei Cardinali a partire da questa sessione).
Mentre proseguono gli incontri per delineare il profilo del nuovo dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, Papa Francesco forma la squadra che lo aiuterà nella cura dei Migranti, ufficio che il Papa ha volute avocare ad tempus, sottolineando il suo interesse particolare per la questione migrazioni.
Sarà attivo dall’1 gennaio, ma ancora si sta lavorando alla sua definizione. Il nuovo dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale si sta formando riunione dopo riunione, con la necessità di dare una forma unitaria a quelle che erano le priorità di quattro diversi pontifici consigli: Giustizia e Pace, Pastorale dei Migranti e degli Itineranti, Operatori Sanitari e Cor Unum. L’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, segretario delegato di Giustizia e Pace, è tra coloro che partecipano alle riunioni, e in esclusiva con ACI Stampa racconta quali sono i criteri con i quali si sta lavorando al nuovo dicastero.
Viene da Detroit il nuovo vescovo di Agana, in Guam. Il Vescovo Byrnes, finora ausiliare di Detroit, è stato nominato vescovo coadiutore di Agana con poteri speciali. E la sua nomina è il risultato del lavoro dell’arcivescovo Savio Hon Fai-Tai, segretario della Congregazione dell’Evangelizzazione dei Popoli, nominato lo scorso 6 giugno da Papa Francesco amministratore “sede plena” dell’arcidiocesi di Agana.
È il tema della “diaconia della giustizia” la principale novità del Consiglio dei Cardinali, che si è riunito con Papa Francesco dall’11 settembre ad oggi, con una ultima riunione nel pomeriggio.
“Le mie parole non sono una valedictio, ma il ringraziamento per il lavoro fatto. Questo vostro incontro riveste un carattere speciale, dal momento che, come ho già avuto modo di annunciare, il vostro Pontificio Consiglio assumerà una nuova fisionomia. Si tratta della conclusione di una tappa importante e dell’apertura di una nuova”. Così Papa Francesco ha salutato i partecipanti alla 28^ Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici sul tema: “Un dicastero per il laicato: tra storia ed avvenire…”.
Con uno Statuto di 13 articoli il Papa oggi ha approvato "ad experimentum" l'istutuzione del nuovo Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita nel quale confluiranno, dal 1° settembre 2016, gli attuali Pontificio Consiglio per i Laici e Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Giornata dedicata a mettere in ordine le carte, per il Consiglio dei Cardinali che si è riunito in Vaticano dall’11 al 13 aprile. Nell’ultimo giorno di questa sessione di incontri, i cardinali hanno rimesso in ordine le proposte, per dare un primo impianto della riforma della costituzione apostolica Pastor Bonus, che regola le funzioni e le competenze dei rami della Curia.
Al termine della conferenza stampa in Vaticano su un convegno promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, il Cardinale Prefetto Giuseppe Versaldi si è intrattenuto con un piccolo gruppo di giornalisti per commentare le ultime vicende accadute in Vaticano in riferimento anche ai tempi in cui il porporato ricopriva l’incarico di Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.
“Parole che sono un commento del Vangelo, in cui si dice o Dio o mammona, non ci può essere un compromesso, bisogna scegliere il Signore”. Così il Segretario di stato vaticano Pietro Parolin ha commentato ieri sera incontrando i giornalisti a margine della XX Seduta pubblica delle Pontificie accademie, il discorso del Papa a Firenze.
Il processo di riforma della Curia Romana va avanti, ma dinanzi ad “alcuni problemi” è necessario “prontamente provvedere”. Lo scrive il Papa in una lettera inviata al Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin.