Una riforma attesa e necessaria che rinvigorisce il diritto canonico, mezzo pastorale che negli ultimi anni “ha subito, talvolta, un'erronea interpretazione, che ha alimentato un clima di eccessiva rilassatezza nell'applicazione della legge penale, in nome di una infondata contrapposizione tra pastorale e diritto, e diritto penale in particolare”.
Con un motu proprio intitolato “De Concordia intra Codices”, Papa Francesco armonizza i Codici di Diritto Canonico e il Codice Canonico delle Chiese Orientali, per dare maggiore certezza su come definire a quale Chiesa appartengano i battezzati e per definire anche come avvengono i passaggi dalla Chiesa cattolica latina a quelle cosiddette sui iuris.