L ‘Osservatore Romano cambia pelle e soprattutto sede.
Dopo il “passo indietro” di monsignor Dario Edoardo Viganò come Prefetto della Segreteria della Comunicazione e la scelta del Papa di dargli l’inedito ruolo di assessore, mentre il segretario monsignor Lucio Ruiz gestisce gli incarichi di prefetto, che cosa succederà nel difficile settore mediatico del Vaticano?
Vederli li’ insieme a Palazzo Borromeo davanti ad un microfono dava un certo effetto. Le sagome di cartone di Guglielmo Marconi e Papa Pio XI con il mitico microfono dei primi radio messaggi sono in effetti una parte del museo della Radio vaticana che custodisce tesori della storia della comunicazione in Vaticano.
Al momento si sta guardando intorno, cercando di capire quale sarà il suo compito. Ma per monsignor Paul Tighe, che il 28 febbraio verrà ordinato vescovo, è già molto importante che una persona con il suo profilo, un sacerdote con la passione della comunicazione, sia stato elevato al rango di vescovo per un compito non eminentemente pastorale. “E’ il segnale che il tema è importante per la Chiesa di oggi”, dice ai microfoni di CNA, intervistato da Elise Harris.