A poco più di un anno dal sisma del 30 ottobre 2016 che l’ha resa inagibile, la Chiesa del Sacro Cuore di Tolentino è stata riaperta al culto sabato 9 dicembre da mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia.
Con una cerimonia partecipata e festosa, allietata anche dalle note musicali della “Gerardo Di Lella Pop orchestra”, è stato inaugurato mercoledì 11 ottobre, riportandolo al suo splendore originario e restituendolo alla piena fruizione di studenti e insegnanti, il restauro del quadriportico del Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode, una delle più antiche istituzioni formative cattoliche di Roma.
La tutela di beni che sono un patrimonio spirituale oltre che artistico, sta a cuore alla Santa Sede, la quale ha stanziato una “donazione sostanziosa” per ciò che riguarda i lavori di restauro sia della Basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme, che la Basilica della Natività, a Betlemme.
"L’assiduo impegno dell’Ungheria per la missione del Patriarcato e, in particolare, per questo monumentale progetto è un luminoso esempio davanti al mondo cristiano e tutte le persone di buone volontà che operano per la pace e la coesistenza." Con queste parole Sua Beatitudine Teofilo III, patriarca ortodosso di Gerusalemme ha ringraziato il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán per il sostegno finanziario al restauro dell’Edicola del Santo Sepolcro.
Mentre sono appena avviati i restauri della Edicola del Santo Sepolcro, sono arrivati alla terza fase quelli della basilica della Natività. I due luoghi più sacri per il pellegrinaggio in Terra Santa riescono a ritrovare la loro bellezza originale grazie alla collaborazione internazionale.
La Basilica della Natività a Betlemme riceve circa due milioni di visitatori ogni anno, ma fino al 2010 era difficile porter avviare dei lavori e non solo per motivi politici. Ma fu fatto il primo passo con un accordo tra le confessioni e lo Stato Palestinese.
A Betlemme i restauri della Basilica della Natività continuano. Dal 2013 infatti sono in corso i lavori di recupero dei bellissimi mosaici del cuore della cristianità, il luogo dove nacque Gesù. Eseguiti da una ditta italiana, la Piacenti S.p.a di Prato, e sostenuti dall’Autorità nazionale palestinese, gli interventi sono stati possibili grazie all’accordo tra le tre comunità cristiane che custodiscono la basilica: cristiani, greco-ortodossi e armeni. Ma soprattutto grazie alle donazioni.
I bellissimi mosaici della Basilica della Natività a Betlemme riprendono vita. Continuano infatti i lavori di restauro della chiesa più importante della cristianità, partiti un anno e mezzo fa dal tetto, e che sono giunti oggi al basso della navata della basilica, considerata per l’arte bizantina, una delle più importanti e antiche al mondo.
“Michelangelo si sforza in ogni modo di ridare a questa visibilità di Adamo, alla sua corporeità, i tratti dell’antica bellezza.Anzi, con grande audacia, trasferisce tale bellezza visibile e corporea allo stesso invisibile Creatore.” Con queste parole Giovanni Paolo II l’8 aprile del 1994 inaugurava il restauro degli affreschi del Giudizio Universale della Cappella Sistina.