Sono stati venti minuti di colloquio con Papa Francesco, e poi un bilaterale in Segreteria di Stato in cui si sono affrontate diverse questioni regionali. Il presidente della Repubblica Centrafricana Faustin-Archange Touadéra va in Vaticano, nel primo incontro dopo il referendum che, in pratica, gli permette di correre per un terzo mandato, allungando così fino al 2034 la sua possibile permanenza alla guida del Paese, che Papa Francesco ha visitato nel 2015 aprendo la Porta Santa a Bangui.
È venuto per la seconda volta in Vaticano, stavolta con in tasca un accordo di pace e lo scopo di ricevere la ratifica dell’accordo quadro che Santa Sede e Repubblica Centrafricana avevano siglato già nel 2016. Faustin Archange Touaderà, presidente della Repubblica Centrafricana, ha incontrato Papa Francesco nella serata del 5 marzo.
Due rapporti usciti nella scorsa settimana rappresentano una necessaria lettura per la diplomazia pontifica, per comprendere sia la situazione che vivono i cristiani in Europa, sia la persecuzione religiosa nel mondo. Sono questi i dati da cui partono le contromisure. Nella settimana, anche due interventi alle Nazioni Unite, uno a New York e uno a Ginevra, sui temi dei rifugiati e della Non Proliferazione delle Armi Nucleari.