Per gli armeni, la musica è memoria. E così, dopo il genocidio del 1915 che ha ucciso circa 1,5 milioni di armeni, era necessario ricostruire un archivio musicale che era andato perduto. Ci pensò Komitas Vardapet, che pure di quel genocidio fu vittima e che a causa di quel genocidio impazzì. Il 150esimo della sua nascita viene ricordato a Roma con un concerto in Santa Maria in Trastevere il prossimo 12 dicembre. Un concerto particolare: per la prima volta, infatti, si esibisce a Roma il coro dei diaconi di Etchmidzin, il “vaticano” della Chiesa apostolica armena.