Che le relazioni tra Santa Sede e Patriarcato di Mosca siano diventate più difficili lo testimonia un dettaglio, forse di poco conto, che però dà il polso della situazione: non ci sono notizie, quest’anno, di una celebrazione congiunta dell’anniversario del primo incontro di un Papa con un Patriarca di Mosca.
Lo aveva detto Papa Francesco, tornando dalla Grecia, che avrebbe incontrato il metropolita Hilarion, capo del Dipartimento di Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, in questa settimana. L’incontro è avvenuto questa mattina, alle 7.50, prima dell’udienza generale. Nel comunicato ufficiale si parla di “conversazione in spirito di fraternità” e della discussione di “alcuni temi che costituiscono motivo di comune preoccupazione e di fronte alle quali è comune l’impegno a cercare concrete risposte umane e spirituali”. Nessuna menzione di un possibile incontro tra Papa Francesco e il Patriarca. Ma, a sentire quello che aveva preannunciato Papa Francesco, di certo il tema è stato messo sul tavolo.
Si chiama “Primato e Sinodalità nel secondo millennio ed oggi” il documento allo studio della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa ortodossa. Il comitato di coordinamento della commissione si è riunito a Bose dall’11 al 15 novembre, co-presieduto dal Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e dell’arcivescovo Job di Telmessos, che rappresenta il Patriarcato ecumenico presso il Consiglio ecumenico delle Chiese.
Si è tenuto lo scorso 21 febbraio il primo incontro del Forum Civile Italo – Russo, con rappresentanti della Chiesa Cattolica in Italia guidata dal Cardinale Angelo Bagnasco e rappresentanti del Patriarcato di Mosca, guidati dal vescovo Antonio di Bogodordsk, che è capo dell’Amministrazione del Patriarcato per le Amministrazioni delle Istituzioni all’Estero. Un incontro per sviluppare relazioni culturali, che ha avuto il suo culmine in un incontro con il Patriarca Kirill.