C’è una devozione mariana in Svizzera, e la andrà a riscoprire il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, quando a novembre farà visita alla Confederazione e presiederà una Messa nel santuario di Einsiedeln. E c’è una devozione mariana in Ungheria, fortissima, che si sviluppa anche in funzione nazionalista: basti pensare che uno dei più frequentati santuari ungheresi è in Romania, nei confini dove si trovò dopo che, alla fine della Prima Guerra Mondiale e con l’Impero Austro – Ungarico disgregato, l’Ungheria si ritrovò senza sbocco al mare e privata di due terzi di territorio. Ma restò, nel cuore, un Regnum Marianum.