Sarà “Persecuzione dei cristiani e martirio” il tema affrontato nella riunione di quest’anno dal Ratzinger Schuelerkreis, il circuito di ex allievi di Benedetto XVI. Lo dice ad ACI Stampa Stephan Horn, che fu assistente del professor Ratzinger e che ora coordina il circuito di ex studenti, ma anche il nuovo Schuelerkreis, un gruppo di giovani che ha dedicato studi e tesi al pensiero di Benedetto XVI. L’incontro avverrà a inizio settembre.
Anche i giovani dello Schuelerkreis hanno condiviso la scelta del circolo di ex allievi di Benedetto XVI di parlare quest’anno dell’Europa.
“Esiste ancora l’Europa?” Quando ha scelto il tema per il raduno annuale dei suoi ex studenti, Benedetto XVI lo ha fatto ponendo questa domanda. Una esitazione che ha “colpito” padre Stephan Horn, coordinatore dello Schuelerkreis e già assistente universitario di Joseph Ratzinger. In una conversazione con ACI Stampa, padre Horn ha presentato il tema e ha sottolineato che la riflessione di Benedetto XVI ruota tutta intorno ad un concetto: è la fede che può salvare la filosofia, l’etica, e creare una nuova società.
Sarà l’Europa in crisi il tema del prossimo Ratzinger Schuelerkreis, il Circolo di ex allievi di Benedetto XVI che da poco ha allargato i suoi ranghi anche ai giovani studiosi del Nuovo Schuelerkreis. L’incontro si terrà a Castel Gandolfo dal 26 al 28 agosto.
Benedetto XVI ha parlato loro della Parola che porta alla purezza, di come purificarsi dal male. E gli antichi studenti di Ratzinger, insieme al circolo di giovani che si è costituito intorno a loro e al Papa emerito a partire dal 2008, lo hanno ascoltato, pensando già alle prossime sfide. Tra queste, un simposio che si terrà il 25 e 26 novembre prossimo, sui grandi discorsi politico-sociali di Benedetto XVI a Berlino, aperto da una relazione dell’Arcivescovo Georg Gaenswein, Prefetto della Casa Pontificia. Padre Stephan Horn, portavoce del Ratzinger Schuelerkreis, fa un piccolo bilancio dell’ultimo incontro di ex studenti del Papa emerito. Partendo dall’omelia che Benedetto XVI ha tenuto nella Messa conclusiva del 30 agosto.
“Verità, amore e bontà che vengono da Dio rendono l’uomo puro, e verità, amore e bontà si incontrano nella Parola, che libera dalla ‘smemoratezza’ di un mondo che non pensa più a Dio”. È il cuore dell’omelia che il Papa emerito Benedetto XVI ha pronunciato questa mattina durante la celebrazione eucaristica da lui presieduta presso la chiesa del Campo Santo Teutonico in Vaticano, alla quale hanno partecipato i membri dello Schülerkreis (il Circolo degli Allievi di Ratzinger) e del Nuovo Schülerkreis, che si sono riuniti nei giorni scorsi a Castel Gandolfo per riflettere sul tema “Come parlare oggi di Dio”, animati dal sacerdote e filosofo ceco Tomás Halík.
La fede nel mondo occidentale? È nell’ora del pomeriggio, quella del riposo, della prima stanchezza. Ma può essere rivitalizzata con la ricerca di Dio, basata prima di tutto sull’esperienza dell’amore. Monsignor Tomas Halik, ceco, che ha vissuto la fede sotto il regime comunista, ha detto questo al Ratzinger Schuelerkreis, il Circolo di ex allievi di Benedetto XVI che si riunisce ogni anno dal 1978. Il tema di quest’anno era: “Come parlare di Dio oggi.” E c’è da scommettere che il dibattito sarà stato vivo.
Nella “famiglia teologica” dello Schuelerkreis si è formato nel anno 2008 un “nuovo” Schuelerkreis con teologi giovani, studenti del pensiero di Benedetto XVI, che del Papa emerito non sono stati discepoli, ma che ne studiano il pensiero e lo sviluppano. Un gruppo di 31 giovani teologi, che gode dell’amicizia degli allievi di Benedetto XVI, e che alla scuola dei loro dibattiti vivi apprende molto, racconta ad ACI Stampa, Michaela Hastetter, teologa pastorale e ‘portavoce’ del gruppo. Un laboratorio ecumenico, perché tra loro ci sono anche giovani teologi ortodossi.
Come parlare di Dio oggi? Se lo chiede il Ratzinger Schuelerkreis, il circolo di ex allievi di Benedetto XVI che ormai da quasi quaranta anni si riunisce ogni anno per discutere di un tema. Una vera “famiglia teologica” di Benedetto XVI, i cui membri mantengono rapporti di amicizia, fatto pure di scambi vivi e schietti di opinioni, anche durante gli incontri comuni. Lo racconta padre Stephan Horn, salvatoriano, segretario dello Schuelerkreis, che di Joseph Ratzinger fu assistente universitario. Parlando con ACI Stampa, padre Horn racconta l’impegno dello Schuelerkreis letto con gli occhi del suo antico professore. E spiega chiaramente: “Benedetto XVI ha sempre cercato nuovi modi di parlare di Dio.”
“Parlare di Dio nella società” contemporanea è il tema che sarà affrontato dal Ratzinger Schuelerkreis, il Circolo di ex studenti di Benedetto XVI, nel loro incontro annuale a Castel Gandolfo. A parlarne, è stato invitato mons. Tomas Halik, sacerdote ceco, che visse i primi anni di sacerdozio in clandestinità. Per il suo lavoro, è stato insignito del Premio Templeton nel 2014, destinato a quanti contribuiscono a migliorare il tasso spirituale dell’umanità con il loro lavoro. Già lo scorso gennaio, ha parlato al Gruppo ACI dei temi del suo lavoro, in una lunga intervista via e-mail, per la prima volta riportata nella sua interezza.