“Avete portato ai popoli e alle Chiese la vicinanza del Papa; siete stati punti di riferimento nei momenti di maggiore smarrimento e turbolenza”. Papa Francesco si rivolge così ai nunzi apostolici e gli osservatori della Santa Sede, ambasciatori del Papa tra i popoli e nelle organizzazioni internazionali, che si riuniscono a Roma per un appuntamento di formazione, informazione e conoscenza che ha cadenza triennale.
Come anticamente gli ambasciatori rappresentavano la persona del re che li inviava, così i nunzi, gli “ambasciatori del Papa”, hanno qualcosa di colui che li invia e devono immedesimarsi nel Vangelo, così che siano “uomini di grande fede, di umiltà autentica, di amore appassionato per il Signore e per gli uomini e di dedizione incondizionata della Chiesa”. Sono queste “le più belle credenziali”.
E’ stata convocata in Vaticano da Papa Francesco una riunione dei Rappresentanti Pontifici, che si svolgerà dal 12 al 15 giugno prossimi. “Il Papa – riporta una dichiarazione ufficiale del Direttore ad Interim della Sala Stampa Vaticana, Alessandro Gisotti - desidera consolidare la cadenza triennale di tali riunioni dopo quelle svoltesi nel 2013 e nel 2016. La preparazione e il coordinamento è stato affidato dal Santo Padre alla Sezione della Segreteria di Stato per il Personale di Ruolo diplomatico della Santa Sede”.
I Rappresentanti Pontifici, riuniti con Papa Francesco per il Giubileo della Misericordia dal 15 al 17 settembre, rivolgono "un pressante appello alla Comunità internazionale e a quanti hanno responsabilità di governo affinché si adoperino ancor più efficacemente ad arrestare la violenza e a risolvere pacificamente i conflitti in varie parti del mondo".
Lungo e articolato il discorso di Papa Francesco ai nunzi che hanno partecipato a Roma al Giubileo della Misericordia, con un riferimento principale: il nunzio non è un uomo di carriera ma un pastore.