Il dato più impressionante è forse quello delle 15 mila chiese Cristiane chiuse con la forza tra la fine del 2022 e il 2023, soprattutto in Cina e India, laddove si sentono gli effetti del controllo governativo sulle religione (in Cina) e delle leggi anti-conversione (in India). In generale, però, il World Watch List, il rapporto della Ong cristiana Open Doors, conferma i trend degli scorsi anni, con una recrudescenza di attacchi contro i cristiani in Corea del Nord, ma anche nel Sahel, e qualche segnale di speranza dal Medio Oriente con le politiche della tolleranza, attuate sia dagli Emirati Arabi Uniti scelti dal Papa per firmare la Dichiarazione della Fraternità Umana, ma anche dall’Iraq successivamente visitato dal Papa, e negli altri Paesi del Golfo.
Dal fenomeno dell’ultranazionalismo all’appello all’Europa secolarizzata e indifferente. Dal caso di Asia Bibi e delle leggi della blasfemia in Pakistan alle leggi anticonversione dell’India. Ma anche le limitazioni sulla libertà religiosa in Europa, con leggi sulla registrazione delle denominazioni religiose che ricordano i tempi sovietici. Fino al fenomeno, in crescita in Egitto, del rapimento e la conversione forzata delle donne.