Non sembra ancora il tempo della nomina di un nunzio e delle piene relazioni diplomatiche, ed effettivamente è passato poco tempo dalla nomina e l’arrivo del primo rappresentante residente della Santa Sede ad Hanoi. Ma le relazioni tra Vietnam e Santa Sede procedono spedite, Hanoi riconosce la “libertà della Chiesa di svolgere la sua missione per il bene dell’intera società”, e gli sviluppi sono positivi.
Venti minuti di incontro a quattr’occhi, per una presa di contatto importante: il presidente della Repubblica Socialista del Vietnam Vo Van Thuong è stato da Papa Francesco con una sua delegazione, pianificando una visita in Vaticano all’interno di un tour in Europa che lo ha portato a toccare Austria e Italia. Ma, soprattutto, per concludere i colloqui per il protocollo che porta alla nomina di un rappresentante residente della Santa Sede ad Hanoi.
Continuano i passi avanti della Santa Sede verso lo stabilimento di un rappresentante residenziale ad Hanoi, in Vietnam, un passo che porterebbe a 12 il numero di Paesi che tuttora non hanno relazioni con la Santa Sede. Il Papa ha fatto sapere che non andrà a Kiev, ma neanche incontrerà il Patriarca Kirill di Mosca, così evitando ogni tipo di strumentalizzazione diplomatica mentre si cerca di essere mediatori. Lungo viaggio del Cardinale Pietro Parolin in Messico, per celebrare i 30 anni di relazioni diplomatiche, ma non solo.
Come annunciato giorni fa si è svolto in Vaticano l’incontro del Gruppo di lavoro congiunto tra il Vietnam e la Santa Sede.
Vanno avanti i contatti tra la Santa Sede e il Vietnam. Lo ha confermato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Il Vietnam è uno dei 13 Paesi al mondo che non ha piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, sebbene dal 2011 ci sia un rappresentante pontificio non residente. Ma nel prossimo futuro ci sarà un rappresentante permanente, un passaggio fondamentale per stabilire piene relazioni. Lo si legge nel comunicato arrivato al termine dell’incontro del tavolo di lavoro Vietnam – Santa Sede, che si è tenuto ad Hanoi lo scorso 19 dicembre.
Si tiene ad Hanoi, il prossimo 19 dicembre, il settimo incontro del Gruppo di Lavoro congiunto Vietnam – Santa Sede. Lo annuncia la Sala Stampa vaticana.
L’udienza che Papa Francesco ha concesso a Truong Hoa Binh,
Un intervento del Cardinale Pietro Parolin al XII Congresso Mondiale della Famiglia lo scorso 15 settembre ha ribadito l’impegno della Santa Sede per la promozione della famiglia naturale. Nella stessa settimana, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher è intervenuto all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ribadendo la posizione della Santa Sede per il disarmo nucleare.
Attraverso un telegramma il Papa ha espresso ieri il proprio cordoglio per la morte di Tran Dai Quang, Presidente del Vietnam.
Non ci sono stati interventi della Santa Sede nel multilaterale, in quest’ultima settimana, sebbene il lavoro continui costantemente nelle missioni presso le Nazioni Unite e altri organismi internazionali. Ci sono stati, però, eventi significativi per la diplomazia pontificia, soprattutto dal punto di vista bilaterale. E c’è un anniversario da celebrare: quello dei 54 anni della Missione della Santa Sede alle Nazioni Unite come Osservatore Permanente.
Era stata distrutta in un raid americano durante la guerra del Vietnam nel 1967. Ma da quest’anno è cominciata la ricostruzione della chiesa dedicata ai martiri domenicani, che si trova a circa 60 chilometri da Hanoi, nella città di Hai Duong.