L'arcivescovo eletto, Jacob Murad, o "Padre" come lo chiamano i suoi parrocchiani, è uno dei siriani feriti e uno dei più grandi testimoni della sua tragedia e guerra, data la sua dolorosa esperienza personale di essere rapito dall'ISIS nel 2015.
Si continua a pregare in Nigeria per la liberazione di P. Christopher Ogide, il sacerdote della diocesi nigeriana di Umuahia, rapito il 17 dicembre scorso.
Si intitola “Vado io”. Proprio come il suo gesto di offrirsi volontario al posto di una donna in un rapimento a scopo di estorsione. “Vado io. Con i poveri delle Ande per incontrare Dio. Missione e martirio di padre Daniele Badiali” è titolo del libro che Gerolamo Fazzini dedica alla figura di questo missionario italiano ucciso esattamente 20 anni fa (il 18 marzo 1997). Di padre Badiali è in corso la causa di beatificazione.
Dopo aver celebrato la Messa per il Giubileo dei Ragazzi Papa Francesco ha recitato sul sagrato della Basilica Vaticana il Regina Coeli.
Domani sera in Italia si pregherà per i martiri cristiani e per i perseguitati, e mentre il mondo si preoccupa per il sito archeologico della antica città di Palmira, in Siria un altro sacerdote è stato rapito due anni dopopadre Paolo Dall’Oglio. Padre Jacques Mourad è stato rapito a Qaryatayn e fa parte della comunità monastica del Deir Mar Musa monastero a circa 80 chilometri a nord di Damasco. Ieri il monaco è stato rapito nella piccola città della Siria centrale ad un centinaio di chilometri da Palmira dove da dodici anni guidava la parrocchia siro-cattolica locale e viveva nel monastero Mar Elias.