Seguendo l’invito del Papa, la Presidenza della CEI – rinnovando profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto – ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023: sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite. Le offerte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023.
“Il progetto per la nuova caserma della Guardia Svizzera è sulla giusta via. Tanta buona volontà e molto impegno! Siamo fiduciosi che nemmeno la crisi sanitaria ci fermerà nell’ avviare del progetto. Un grazie di cuore a tutti coloro che apprezzano questa particolarissima presenza svizzera nel cuore della Città del Vaticano. Ieri, oggi e domani”.
“In questo momento è tutto emergenza, ogni piccolo contributo è benedetto”. “Molti dei nostri ospiti sono a totale nostro carico”. “Stiamo aprendo un altro reparto Covid perché la Regione non ce la fa più”. “Siamo una delle poche mense per i poveri rimaste aperte”.
Di fronte all’emergenza coronavirus la Caritas Italiana ha lanciato una campagna di raccolta fondi, della durata di un mese, dal nome “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità”. Lo comunica la Conferenza Episcopale Italiana in una nota.
Sono iniziati i lavori di restauro dell’organo del Duomo di Milano. Un poderoso intervento triennale, realizzato dalla Veneranda Fabbrica per restituire allo strumento (il più grande d’Italia e tra i primi al mondo) il suo pieno splendore. Per questo motivo è stata lanciata una campagna di raccolta fondi, 15.800 note per il Duomo.
Grazie alla generosità dei benefattori italiani, le suore domenicane di Santa Caterina da Siena potranno finalmente riavere il loro convento a Qaraqosh, in Iraq. Aiuto alla Chiesa che Soffre promuove in questi giorni una specifica raccolta fondi a sostegno della ricostruzione del convento, distrutto dall’ISIS durante l’occupazione della Piana di Ninive. La struttura esisteva dal 1974 e una volta riedificata potrà ospitare circa 20 suore.