Gesù non si presente come “un Messia potente e dominatore” ma come “umile e mite servo di Dio e degli uomini, che dovrà donare la sua vita in sacrificio, passando attraverso la via della persecuzione, della sofferenza e della morte”. Lo ha detto il Papa, nel corso dell’Angelus della Seconda Domenica di Quaresima.
Il Vangelo di questa seconda domenica di Quaresima ci presenta l’episodio della Trasfigurazione di Gesù. Poco prima, a Cesarea, Gesù aveva annunciato ai suoi discepoli la sua passione e morte a Gerusalemme. Gli apostoli erano quindi rattristati e scandalizzati perché l’idea che essi avevano del Messia andava in tutt’altra direzione. Attendevano un Messia glorioso, potente, vincitore non sconfitto, disprezzato e ucciso dai suoi nemici.
Ieri, primo venerdì di Quaresima, momenti di preghiera, liturgie, incontri in tutte le diocesi italiane in occasione della Giornata di preghiera e digiuno per la pace, in particolare per il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo voluta da Papa Francesco che ha coinvolto anche i fedeli delle altre religioni, “nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”.
La Messa delle Ceneri che Papa Francesco ha celebrato nel pomeriggio di mercoledì 14 febbraio 2018 a Santa Sabina segna l’inizio della Quaresima nella diocesi del Vescovo di Roma e l’avvio delle “Stazioni” romane, le soste di preghiera e di penitenza nelle varie basiliche della città.
Il giorno dopo la celebrazione della Festa della Traslazione di Sant’Antonio, tradizionalmente chiamata Festa della Lingua iniziano gli appuntamenti per la Quaresima nella Basilica di Padova.
La “Quaresima è un tempo di “agonismo” spirituale: siamo chiamati ad affrontare il Maligno mediante la preghiera per essere capaci, con l’aiuto di Dio, di vincerlo nella nostra vita quotidiana”.
La Quaresima ha lo scopo di farci rivivere i quaranta giorni di Gesù nel deserto, durante i quali fu tentato da Satana. Il Figlio di Dio, che ha assunto una carne umana in tutto simile alla nostra, accetta di sottostare alla tentazione come un qualsiasi mortale. Gesù, dunque, si colloca all’interno della storia e all’interno della lotta che in essa si svolge. Ma a differenza del primo uomo, Gesù esce vittorioso dalla prova e in questo modo dà inizio ad una nuova umanità capace di non cedere alle false lusinghe del male e di vivere in conformità alla volontà di Dio.
Domani si celebra la prima domenica di Quaresima iniziata questa settimana con il Mercoledì delle Ceneri. Un tempo “forte” nella Chiesa che porta alla Pasqua.
Qual è lo stile sacerdotale giusto? Ognuno deve cercarlo.
Con la processione dalla Basilica di Sant’Anselmo fino a quella di Santa Sabina, dove ha presieduto la Messa ed imposto le Ceneri, Papa Francesco ha dato il via alla Quaresima nel giorno del Mercoledì delle Ceneri attraverso la forma delle Stazioni romane.
Una “Settimana della Fede” in preparazione della Quaresima. E’ quanto ha proposto alla Diocesi l’Arcivescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice.
Gli esercizi spirituali di Quaresima per la Curia Romana, cui prende parte anche Papa Francesco, dovrebbero avere luogo dal 18 al 24 febbraio.
“La salvezza viene dalla croce ma da questa croce che è Dio fatto carne. Non c’è salvezza nelle idee, non c’è salvezza nella buona volontà, nella voglia di essere buoni… No. L’unica salvezza è in Cristo crocifisso, perché soltanto Lui è stato capace di prendere tutto il veleno del peccato e ci ha guarito lì. Ma cosa è la croce per noi? Sì, è il segno dei cristiani, è il simbolo dei cristiani. E noi facciamo il segno della croce ma non sempre lo facciamo bene, delle volte facciamo così… Perché non abbiamo questa fede alla croce. Altre volte, per alcune persone è un distintivo di appartenenza. Sta bene quello ma non solo come distintivo, come se fosse una squadra, il distintivo di una squadra: come memoria di quello che si è fatto peccato”. Lo ha detto il Papa, questa mattina, nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.
“Dimenticare Dio che ci ha creato, che ci ha fatto crescere, che ci ha accompagnato nella vita: questa è la delusione di Dio. Nel cuore dell’uomo, sempre c’è questa inquietudine! Non è soddisfatto di Dio, dell’amore fedele. Il cuore dell’uomo è sempre verso l’infedeltà. E questa è la tentazione”. Lo ha detto Papa Francesco questa mattina nell’omelia pronunciata nella Messa a Santa Marta.
Papa Francesco, al termine degli esercizi spirituali di quest’anno ad Ariccia, lo definì speciale perché “un uomo normale”. Parlava così di Padre Giulio Michelini, frate francescano che ha guidato le meditazioni presso la Casa Divin Maestro ai Castelli Romani per il Pontefice e la Curia Romana. Ora i suoi pensieri e le sue riflessioni sono a disposizione di tutti grazie alla pubblicazione del libro “Stare con Gesù, Stare con Pietro”. I testi integrali delle meditazioni saranno disponibili da oggi presso le Edizioni Porziuncola e Libreria Internazionale Francescana (dal 30 Marzo ).
“I giovani sono stanchi di sentirsi ripetere le stesse promesse. E intanto continuano a fuggire dalla Calabria”: così Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, nel suo messaggio quaresimale invita all’ascolto, rivolgendosi a chi guida la Regione Calabria, la Città metropolitana di Reggio Calabria e i Comuni, affinché facciano lo ‘sforzo di prospettare soluzioni credibili al problema del lavoro’.
Problema umano numero uno: la morte. E’ il tema centrale affrontato nella terza predica di Quaresima tenuta venerdì mattina, 24 marzo, nella cappella Redemptoris Mater, alla presenza di Papa Francesco, da Padre Raniero Cantalamessa.
“Nessuno può dire: Gesù è il Signore! Se non nello Spirito Santo”: su questo tema il Predicatore della Casa Pontificia Padre Raniero Cantalamessa questa mattina ha tenuto in Vaticano la Seconda predica di Quaresima davanti al Papa e alla Curia Romana.
Mons. Pietro Orazi, direttore della Caritas diocesana, presenta in una lettera, che contiene anche la benedizione dell’Arcivescovo diocesano, mons. Luigi Conti, i progetti della Quaresima di carità: una raccolta dei risparmi finalizzata alla ricostruzione delle comunità, attraverso il sostegno alle attività produttive e la costruzione di strutture di servizio.
“Non è facile fare il bene: dobbiamo impararlo, sempre. Allontanarsi dal male e imparare a fare il bene: questa è la regola della conversione. Perché convertirsi non è andare da una fata che con la bacchetta magica ci converta: è un cammino”. Così stamane Papa Francesco nell'omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.