Con l’arrivo alla Casa Divin Maestro ad Ariccia - ai Castelli Romani - Papa Francesco dà inizio oggi agli Esercizi Spirituali di Quaresima della Curia Romana che termineranno venerdì 15 marzo.
L’Angelus della Prima Domenica di Quaresima è l’ultimo appuntamento pubblico di Papa Francesco prima dell’inizio degli Esercizi Spirituali che inizieranno questo pomeriggio e termineranno venerdì 15 marzo.
Con questa domenica la Chiesa entra nel tempo quaresimale. Questo tempo “forte”, cioè particolarmente importante, ha lo scopo di aiutarci, attraverso un cammino di conversione, di preghiera e di penitenza, a ritrovare la nostra identità di cristiani e quindi a ritornare all’origine della nostra storia con Cristo e della nostra appartenenza alla Chiesa: il Battesimo.
“Noi cristiani definiamo la Quaresima, il tempo forte dell’anno liturgico, ma si ha l’impressione che sempre più essa si svuoti di significato. La Quaresima rischia di diventare un tempo debole, rispetto agli interessi delle persone che sono ben altro dei richiami della Parola di Dio e della Chiesa”.
Bere un po' di vino. Gustarlo lentamente, capire che fa bene, riscalda il corpo e dona una lieve ebbrezza, qualcosa che alleggerisce l'animo dagli affanni continui. Prendere parte al bello e al buono della vita, a piccole dosi, a piccole sorsate, come quando si beve il vino.
“Quando il cuore si volge indietro, quando prende una strada che non è quella giusta”.
Con la processione dalla Basilica di Sant’Anselmo fino a quella di Santa Sabina, dove ha presieduto la Messa ed imposto le Ceneri, Papa Francesco ha dato il via alla Quaresima nel giorno del Mercoledì delle Ceneri attraverso la forma della Stazioni Romane.
“La vita cristiana consiste nello scoprirsi amati da Dio Padre in maniera incondizionata e gratuita”. Papa Francesco scrive così nella prefazione al volume “Prendi un po’ di vino con moderazione. La sobrietà cristiana" di Lucio Coco, edito dalla Libreria Editrice Vaticana e in uscita il prossimo 6 marzo.
"La riconciliazione che Dio offre nella Pasqua del Figlio incarnato diventa nella comunità una potenza di perdono che i fratelli imparano a donarsi reciprocamente: nella misura in cui l’hanno ricevuta dal grembo misericordioso del Padre, diventano a loro volta capaci di misericordia gli uni verso gli altri. er questo non ci dobbiamo mai stancare di essere ambasciatori di riconciliazione". Lo scrive il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, ai sacerdoti e ai diaconi del clero romano in occasione della Quaresima.
Il Padre benedettino olivetano dom Bernardo Francesco Maria Gianni, abate dell’abbazia di San Miniato al Monte di Firenze, è stato scelto dal Papa a predicare le meditazioni durante gli Esercizi spirituali della Curia Romana, che si terranno nella Casa del Divin Maestro ad Ariccia dal 10 al 15 marzo.
"La celebrazione del Triduo Pasquale ci chiama ogni volta a vivere un itinerario di preparazione, consapevoli che il nostro diventare conformi a Cristo è un dono inestimabile della misericordia di Dio. Se l’uomo vive da figlio di Dio, se vive da persona redenta, che si lascia guidare dallo Spirito Santo e sa riconoscere e mettere in pratica la legge di Dio, cominciando da quella inscritta nel suo cuore e nella natura, egli fa del bene anche al creato, cooperando alla sua redenzione". Lo scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2019 pubblicato stamane.
Siamo ormai prossimi alla settimana santa e come domenica scorsa il Vangelo ci porta a confrontarci con la passione e la morte di Cristo, che Egli definisce come la sua “ora”. Per il mondo la Croce è sinonimo di impotenza e di fallimento, di disfacimento e di morte mentre per Gesù costituisce il momento della sua glorificazione. Come è possibile che una morte umiliante e dolorosa possa trasformarsi in esaltazione e gloria? Perché nella morte di Cristo si manifesta al mondo l’amore di Dio e la fecondità dell’offerta della sua vita.
Qual è il motivo della gioia della Domenica di oggi, detta Domenica “laetare”? Lo spiega Papa Francesco durante l’Angelus odierno in Piazza San Pietro: “È il grande amore di Dio verso l’umanità, come ci indica il Vangelo di oggi: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.
Nel brano di Vangelo oggi risuona questa parola di Gesù: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la via eterna.
Gesù si reca al tempio di Gerusalemme e trova che tutto, da un punto di vista formale, è a posto, in ordine, ma in realtà Egli non trova quello che cercava: un culto secondo Dio e cioè un cuore puro capace di offrire a Dio un sacrificio a Lui gradito. E il fatto che il tempio sia diventato “luogo di mercato” lo accende di ira e così porta a compimento la parola del salmo: Lo zelo per la tua casa mi divora. Scrive san Tommaso: “Lo zelo propriamente sta ad indicare un amore intenso, per cui chi ama intensamente non tollera nulla che contrasti con il suo amore”.
Papa Francesco ha visitato nel pomeriggio la parrocchia romana di San Gelasio I Papa a Ponte Mammolo e ha celebrato la Messa della Seconda Domenica di Quaresima.
Gesù non si presente come “un Messia potente e dominatore” ma come “umile e mite servo di Dio e degli uomini, che dovrà donare la sua vita in sacrificio, passando attraverso la via della persecuzione, della sofferenza e della morte”. Lo ha detto il Papa, nel corso dell’Angelus della Seconda Domenica di Quaresima.
Il Vangelo di questa seconda domenica di Quaresima ci presenta l’episodio della Trasfigurazione di Gesù. Poco prima, a Cesarea, Gesù aveva annunciato ai suoi discepoli la sua passione e morte a Gerusalemme. Gli apostoli erano quindi rattristati e scandalizzati perché l’idea che essi avevano del Messia andava in tutt’altra direzione. Attendevano un Messia glorioso, potente, vincitore non sconfitto, disprezzato e ucciso dai suoi nemici.
Ieri, primo venerdì di Quaresima, momenti di preghiera, liturgie, incontri in tutte le diocesi italiane in occasione della Giornata di preghiera e digiuno per la pace, in particolare per il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo voluta da Papa Francesco che ha coinvolto anche i fedeli delle altre religioni, “nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”.
La Messa delle Ceneri che Papa Francesco ha celebrato nel pomeriggio di mercoledì 14 febbraio 2018 a Santa Sabina segna l’inizio della Quaresima nella diocesi del Vescovo di Roma e l’avvio delle “Stazioni” romane, le soste di preghiera e di penitenza nelle varie basiliche della città.