La Congregazione Generale del Sinodo è stata oggi trasmessa in diretta. Gli interventi, il corso dei lavori, la Messa iniziale potranno essere seguite dai giornalisti. Una decisione, questa, che sembra essere una deroga al mandato della riservatezza che era stato inserito già nel regolamento del Sinodo. E una scelta che, più che di trasparenza, sembra voler rassicurare: non c’è niente da tenere nascosto al Sinodo. In effetti, la diretta riguarda anche il fatto che c’è una presentazione del relatore generale. Questa presentazione - che è stata brevissima, quasi senza comunicazioni - sembra come parificata alla vecchia “relatio post-disceptationem”, che accadeva alla fine delle discussioni in congregazioni generali, ed è venuta dopo altre relazioni continentali. Ce ne sono tre, alla fine della discussione di ognuna delle tre sezioni del Sinodo. La prossima sarà il 13 ottobre, e poi un’altra il 18 ottobre. Forse anche queste saranno trasmesse in diretta.