Giovani, Vangelo e Lavoro. Sono queste le tre parole che rappresentano al meglio il Progetto Policoro. Un'iniziativa promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana che pone al centro della propria attenzione pastorale i ragazzi, la Parola e il lavoro, al giorno d'oggi così difficile da garantire, soprattutto per certe regioni della nostra Italia.
La pace “è un tema che non può mancare nella formazione sociopolitica, e purtroppo è anche urgente a causa della situazione attuale. La guerra è il fallimento della politica. La guerra ci fa toccare con mano l’assurdità della corsa agli armamenti e del loro uso per la risoluzione dei conflitti. Ci vuole una migliore politica che presuppone proprio ciò che state facendo voi, cioè educarsi alla pace. Questo è responsabilità di tutti. Fare la guerra ma un’altra guerra, una guerra interiore, una guerra su sé stessi per lavorare per la pace”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, ricevendo in udienza i giovani del “Progetto Policoro” promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana.
"Il Progetto Policoro è stato ed è un segno di speranza, soprattutto per tanti territori del Sud d’Italia carenti di lavoro. Oggi siete chiamati a esserlo in un modo nuovo, perché questo importante anniversario capita in un periodo di forte crisi socio-economica a causa della pandemia". Con queste parole Papa Francesco accoglie in Vaticano i giovani del “Progetto Policoro” della Conferenza Episcopale Italiana in occasione del 25esimo di fondazione.
Papa Francesco incontra i gruppi del Progetto Policoro della Conferenza Episcopale Italiana. E fa loro un plauso, perché sono stati “vera occasione di sviluppo locale a dimensione nazionale”, a partire dalla precisa volontà di “individuare risposte all’interrogativo esistenziale di tanti giovani che rischiano di passare dalla disoccupazione del lavoro alla disoccupazione della vita”.