È un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, con il Papa “ingabbiato” nella biblioteca, ma io vi vedo, vi sono vicino. E vorrei incominciare anche ringraziando quel gruppo [presente in Piazza] che manifesta e lotta “Per i dimenticati di Idlib”. Grazie! Grazie per quello che fate. Ma questo modo di oggi di pregare l’Angelus lo facciamo per compiere le disposizioni preventive, così da evitare piccoli affollamenti di gente, che possono favorire la trasmissione del virus.”. E’ questo il primo saluto di Papa Francesco all’ Angelus di oggi.
Dopo la visita di Papa Francesco all’Isola di Lesbo in Grecia, lo scorso aprile, quando aveva portato con sé a Roma tre famiglie di rifugiati, un secondo gruppo di nove rifugiati, inclusi due cristiani, è giunto ieri a Roma.