Nell’omelia della Messa a Casa Santa Marta, Papa Francesco delinea il profilo del vescovo, commentando la Lettera di san Paolo apostolo a Tito. Il vescovo deve essere “umile, mite e non un principe”.
Quello del vescovo è un “ministero che mette i brividi” tanto è grande il “mistero che porta con sé” e che fa sì che il vescovo sia configurato come un buon pastore, che offre la sua vita e non vive per sé, e mette insieme, perché la Chiesa “ha bisogno di unione, non di solisti fuori dal coro o di condottieri di battaglie personali”, e il vescovo “non cerca il consenso del mondo” né vuole tutelare il suo buon nome, ma “ama tessere la comunione”. Così Papa Francesco delinea il profilo del vescovo incontrando i vescovi arrivati da ogni parte del mondo per il seminario di formazione per i vescovi in territori di missione organizzato dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.