Da una parte, c’è un broker che è stato imputato in Vaticano (e condannato su alcuni capi di accusa) e che è deciso a difendere la sua reputazione. Dall’altra, la Santa Sede, che aveva dato a quello stesso broker in gestione delle quote immobiliari, e che poi ha deciso di darla ad un altro broker che però considera oggi in una combutta fraudolente per prendere dal Vaticano il massimo profitto possibile. Uno scenario a volte surreale, quello che ha portato l’arcivescovo Edgar Pena Parra, sostituto della Segreteria di Stato, sul banco dei testimoni presso l’Alta Corte di Giustizia del Regno Unito.