Vetro, gesso e tela incollata e realizzati da cinque artigiani di Huancavelica, in Perù. E’ questo il presepe di Piazza San Pietro nel 2021- 22. La inaugurazione oggi pomeriggio, dopo l’incontro del Papa con gli artisti e con i rappresentati italiani del Trentino che hanno donato l’albero per la piazza.
Roma. Piazza San Pietro. La piazza del Bernini si apre davanti a noi: il colonnato ci avvolge nella sua monumentale bellezza. Le figure del Presepe 2020, da poco inaugurato, sono al centro della piazza, destando stupore, meraviglia e curiosità nell’opinione pubblica. Per poter comprendere meglio quest’opera, “Aci stampa” ha chiesto una riflessione sul Presepe di Castelli al Dottor Ottavio Bucarelli, Pro-Direttore del Dipartimento dei Beni Culturali presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana.
“E il Signore cosa chiede alla Chiesa di Roma? Ci affida la sua Parola e ci spinge a buttarci nella mischia, a coinvolgerci nell’incontro e nella relazione con gli abitanti della città perché “il suo messaggio corra veloce”. Siamo chiamati a incontrare gli altri e metterci in ascolto della loro esistenza, del loro grido di aiuto. L’ascolto è già un atto d’amore!”
Ogni anno i romani attendono di sapere quale presepe e quale albero decoreranno Piazza San Pietro per Natale.
Come da tradizione nella Notte Santa, durante la celebrazione della Santa Messa della Vigilia, al Canto del “Gloria”, verrà posta nella mangiatoia del Presepe in piazza San Pietro l’immagine del Bambino Gesù.