Il Cardinale Raniero Cantalamessa lo dice chiaramente: bisogna appianare i venti secoli di distanza che mettiamo tra noi e Gesù, riconoscerlo come persona che vive con noi e nella nostra vita, e guardare al mondo di oggi, anche a quello tribolato dalla pandemia, con uno sguardo di fede per poter risorgere come Gesù, andando verso una vita migliore dopo il sepolcro della pandemia, e non alla vita di prima, come successe a Lazzaro.
La conversione che richiede Gesù agli apostoli, preoccupati per la posizione che avrebbero avuto nel regno è quella di tornare bambini. Ovvero, “tornare al momento della chiamata, al nostro primo vero incontro personale con Gesù, quando dicevamo che solo Dio basta e ci credevamo”. Il Cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, centra la prima delle sue prediche di Quaresima sul tema della conversione.
Nella Cappella Redemptoris Mater, padre Raniero Cantalamessa ha tenuto stamani la prima predica di Quaresima. Tema di queste meditazioni per la Quaresima 2018: "Rivestitevi del Signore Gesù Cristo”. Assenti il Papa e la Curia Romana, impegnati nell’ultima giornata degli Esercizi spirituali ad Ariccia.
E’ iniziato il ciclo delle prediche di Quaresima di Padre Raniero Cantalamessa, il predicatore della Casa Pontificia. Le sue riflessioni, per guidare il Papa e la Chiesa tutta nel cammino di attesa della Pasqua, hanno ancora una volta, come protagonista lo Spirito Santo. Il tema delle meditazioni è “Nessuno può dire: ‘Gesù è il Signore!’ se non nello Spirito Santo (1 Cor 15, 3)”. Lo “stesso protagonista” delle prediche dello scorso Avvento. Un cammino, dunque, che prosegue alla luce del ruolo che lo Spirito Santo svolge nella morte e risurrezione di Cristo e, dietro a lui, nella nostra morte e nella nostra risurrezione.