Ultima predica di Avvento stamattina nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano del predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, alla presenza di Papa Francesco e della Curia Romana. Continuano le riflessioni sullo Spirito Santo, questa volta il tema scelto è “Incarnato per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine”.
“La sobria ebbrezza dello Spirito”. Padre Raniero Cantalamessa prosegue su questo tema le riflessioni sullo Spirito Santo, nella terza predica di Avvento, alla presenza di Papa Francesco e della Curia romana. La Pentecoste, ha sottolineato il predicatore della Casa Pontificia, “non è un evento chiuso, ma una possibilità sempre aperta nella Chiesa.”
“Lo Spirito Santo non è un parente povero nella Trinità, non è un semplice modo di agire di Dio, una energia o un fluido che pervade l’universo come pensavano gli stoici; è una relazione sussistente, dunque una persona. E non tanto la “terza persona singolare” quanto piuttosto “la prima persona plurale”: il “noi” del Padre e del Figlio”. E’ il pensiero che Padre Raniero Cantalamessa rimarca lungo tutto il filo della sua prima predica di Avvento.
Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto stamane alla presenza del Papa la seconda predica di Avvento. Il religioso – secondo quanto riferito dalla Radio Vaticana – ha affrontato il tema della santità.
E’ la Lumen Gentium il filo rosso che guida le tre prediche di Avvento alla Curia Romana. Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, parte dalla costituzione conciliare Lumen Gentium per dare un affresco della Chiesa di oggi. Perché “non si accetta Cristo per amore della Chiesa, ma si accetta la Chiesa per amore di Cristo”. Anche di fronte – afferma – ad una Chiesa “sfigurata dal peccato di tanti suoi rappresentanti.”.