dobbiamo fare del tutto per tenere il nome di Cristo Gesù ostinatamente presente.
Giovanni Battista "predicatore di conversione" e "profeta" è al centro della I Predica di Avvento tenuta dal Cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia. Perché San Giovanni Battista, afferma il predicatore, "ha inaugurato la nuova profezia cristiana, che non consiste nell’annunciare una salvezza futura", ma nel rivelare la presenza di Cristo "nel mondo e nella storia".
"L’atto di carità tradizionale, almeno nella recita privata e personalenon dovrebbe cominciare con le parole: “Mio Dio, ti amo con tutto il cuore”, ma “Mio Dio, credo con tutto il cuore che tu mi ami”".
"La speranza della vita eterna è ciò che rende bella, o almeno accettabile, anche la vita presente. Tutti, in questa vita, abbiamo la nostra parte di croce. Ma una cosa è soffrire senza sapere a che scopo, e un’altra soffrire sapendo che le sofferenze del tempo presente non sono paragonabili alla gloria futura". Lo ha detto il Predicatore della Casa Pontificia, il Cardinale Raniero Cantalamessa, in occasione della Seconda Predica di Avvento tenuta in Aula Paolo VI alla presenza del Papa.
La “Porta della fede”, e il dialogo interreligioso. Di questo ha parlato questa mattina il cardinale Raniero Cantalamessa nella prima Predica di Avvento per il Papa e la Curia.
Il predicatore della Casa Pontificia ha tenuto la terza ed ultima predica di Avvento in Aula Paolo VI, alla presenza di Papa Francesco. Cantalamessa continua sul tema: “Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio” e oggi parla alla Curia e al Papa del tema "Nato da donna".
Alla presenza di Papa Francesco stamane nell’Aula Paolo VI il Cardinale Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto la seconda predica di Avvento sul tema «Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio».
“Consolate il mio popolo è un invito sempre attuale rivolto ai predicatori della Chiesa”. Così il Cardinale Raniero Cantalamessa ha esordito nella II Predica di Avvento pronunciata stamane alla presenza del Papa e della Curia Romana.
Oggi 4 dicembre, primo venerdì d'Avvento, sono iniziate, nell'Aula Paolo VI, le meditazioni del predicatore della Casa Pontificia Raniero Cantalamessa, creato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 28 novembre scorso. Il tema che comprenderà anche le meditazioni dell'11 e del 18 dicembre è "Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore" dal Salmo 90, 12.
“Maria è Madre di Dio non solo perché l'ha portato fisicamente nel grembo, ma anche perché l'ha concepito prima nel cuore con la fede. Noi non possiamo, naturalmente, imitare Maria nel primo senso, generando di nuovo Cristo, ma possiamo imitarla nel secondo senso, che è quello della fede. Gesù stesso iniziò questa applicazione alla Chiesa del titolo di Madre di Cristo, quando dichiarò: Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. Lo ha detto Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, nella IV e ultima predica di Avvento tenuta stamane in Vaticano alla presenza del Papa.
“Il Magnificat non è un incitamento a rovesciare, anche con la violenza, i potenti dai troni. È un ammonimento rivolto soprattutto ai ricchi e ai potenti circa il tremendo pericolo che corrono, come nella parabola del ricco epulone”. Così Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, in occasione della II Predica di Avvento tenuta stamane alla presenza del Papa.
“La fede è così importante perché è l'unica che mantiene alla grazia la sua gratuità. Grazia e fede: sono i due pilastri della salvezza; sono i due piedi per camminare o le due ali per volare. Non si tratta però di due cose parallele, quasi che da Dio venisse la grazia e da noi la fede, e la salvezza dipendesse così, in parti eguali, da Dio e da noi”. Lo ha detto il Predicatore della Casa Pontificia, P. Raniero Cantalamessa, nella prima predica di Avvento alla presenza del Papa.
Diceva il teologo bizantino Nicola Cabasilas che “tra noi e Dio si ergevano tre muri di separazione: quello della natura perché Dio è spirito e noi siamo carne, quello del peccato, quello della morte”. Il primo “è stato abbattuto nell’incarnazione di Cristo; il muro del peccato è stato abbattuto sulla croce, e il muro della morte nella risurrezione”.
“Non possiamo abbracciare l’oceano, ma possiamo entrare in esso: la Trinità non è soltanto un mistero e un articolo della nostra fede, è una realtà viva e palpitante”. Lo ha detto Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, nella seconda Predica di Avvento alla presenza stamane del Papa e della Curia Romana.
“L’anima mia ha sete del Dio vivente”. Il secondo versetto del salmo 42 è al centro delle meditazioni che il predicatore della Casa Pontificia, Raniero Cantalamessa, terrà alla presenza di Papa Francesco nei venerdì delle settimane di Avvento. Oggi, il predicatore, ha dato il via alla prima predica di Avvento.
Il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, ha tenuto stamane in Vaticano alla presenza di Papa Francesco la seconda ed ultima predica di Avvento sul tema “Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre”. Dopo aver meditato, la volta scorsa, sul posto che la persona di Cristo occupa nel cosmo, il cappuccino vuole dedicare questa seconda riflessione al posto che “Cristo occupa nella storia umana; dopo la sua presenza nello spazio, quella nel tempo”.
Il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, ha tenuto stamane in Vaticano alla presenza di Papa Francesco la prima predica di Avvento sul tema «Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e in vista di Lui».
Ultima predica di Avvento stamattina nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano del predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, alla presenza di Papa Francesco e della Curia Romana. Continuano le riflessioni sullo Spirito Santo, questa volta il tema scelto è “Incarnato per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine”.
“La sobria ebbrezza dello Spirito”. Padre Raniero Cantalamessa prosegue su questo tema le riflessioni sullo Spirito Santo, nella terza predica di Avvento, alla presenza di Papa Francesco e della Curia romana. La Pentecoste, ha sottolineato il predicatore della Casa Pontificia, “non è un evento chiuso, ma una possibilità sempre aperta nella Chiesa.”
“Lo Spirito Santo non è un parente povero nella Trinità, non è un semplice modo di agire di Dio, una energia o un fluido che pervade l’universo come pensavano gli stoici; è una relazione sussistente, dunque una persona. E non tanto la “terza persona singolare” quanto piuttosto “la prima persona plurale”: il “noi” del Padre e del Figlio”. E’ il pensiero che Padre Raniero Cantalamessa rimarca lungo tutto il filo della sua prima predica di Avvento.