La Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium voluta da Papa Francesco per riformare la Curia ed in vigore da ormai un anno non contempla più l’ufficio della Camera Apostolica che “svolge soprattutto le funzioni che sono ad essa assegnate dalla speciale legge relativa alla Sede apostolica vacante”.
Attraverso un rescritto Papa Francesco ha stabilito che “non essendo prevista la figura del Segretario all’interno dello Statuto dell’Ufficio del Revisore Generale, l’ordinaria amministrazione, in caso di Sede Apostolica vacante, non venga interrotta e che la funzione di controllo continui ad essere esercitata dall’Ufficio del Revisore Generale sotto la supervisione del Cardinale Camerlengo”.
Per la prima vola, nell’udienza a lui concessa lo scorso 10 gennaio da Papa Francesco, l’arcivescovo Rino Fisichella appariva con il titolo di pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Era un titolo scontato, considerando che il dicastero da lui guidato, il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, era diventato una delle due sezioni del Dicastero per l’Evangelizzazione. Fino ad ora, però, quando l’arcivescovo Fisichella andava in udienza era semplicemente presentato come “arcivescovo titolare di Voghenza”.
Un altro tassello viene messo al proprio posto nel complesso mosaico della riorganizzazione della Curia Romana dopo la pubblicazione della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium.
Nei giorni 29 e 30 agosto avrà luogo la Riunione dei Cardinali sulla Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, entrata in vigore lo scorso 5 giugno.
Entro trenta giorni dall’1 settembre 2022, tutte le risorse finanziarie della Santa Sede e di istituzioni collegate con la Santa Sede devono essere trasferite all’Istituto delle Opere di Religione, che è da considerarsi l’unico ed esclusivo ente intitolato ad attività di gestione patrimoniale e depositario de patrimonio mobiliare della Santa Sede e delle istituzioni collegate con la Santa Sede.
La prelatura dell’Opus Dei resta come era prima. Ma le competenze sulla prelatura, di fatto fino ad ora una sorta di “diocesi senza territorio”, ora sono sotto il Dicastero per il Clero e non sotto il Dicastero per i Vescovi, come stabilito dalla Praedicate Evangelium. E, al di là del disbrigo delle situazioni correnti, ne consegue che anche il prelato non può più essere insignito dell’ordine episcopale. Prende, invece, il titolo di Protonotario apostolico soprannumerario con il titolo di reverendo monsignore.
Tra i temi di discussione della riunione online del Consiglio dei Cardinali, anche “alcuni aspetti organizzativi e tematici della prossima riunione di tutti i cardinali prevista per il 29 e 30 agosto”. Lo si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, che rende noto di un incontro online del Consiglio dei Cardinali, che si è tenuto tra le 16 e le 17 del 21 giugno.
Domani, Solennità di Pentecoste, entra in vigore la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium che riforma la struttura della Curia Romana dopo una gestazione durata quasi 9 anni, praticamente l’intero pontificato di Francesco.
Papa Francesco con un apposito chirografo stamane ha deciso la costituzione di una Commissione Interdicasteriale che adegui il Regolamento Generale della Curia Romana alla Costituzione Apostolica Praedicate evangelium, apportando allo stesso le modifiche ritenute necessarie a renderlo maggiormente aderente alla necessità attuali della Curia Romana; esprima il proprio parere sugli Ordines servandi e gli Statuti.
"Un aspetto innovativo della Costituzione è quello del ruolo dei laici all’interno della Curia romana”. Lo ha ribadito presentando la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium che riforma la Curia Romana il canonista gesuita Gianfranco Ghirlanda
Nella Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium il Papa conferma di fatto l’intera struttura e i compiti della Segreteria di Stato.
Alla fine la svolta “pastoralista” di Papa Francesco è arrivata. Quasi inattesa in un giorno festivo e senza spiegazioni del testo della Costituzione Apostolica “Praedicate Evangelium” sulla Curia Romana e il suo servizio alla Chiesa e al Mondo.
Si tiene online, nel pomeriggio del 13 ottobre, un “incontro” del Consiglio dei Cardinali. Non si tratta di una vera e propria riunione, ha spiegato Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa vaticana, rispondendo alle domande dei giornalisti.
La bozza della riforma della Curia è pronta, è stata riletta dal Consiglio dei Cardinali, sta venendo armonizzata e sarà sottoposta a una consultazione mondiale, di cui ancora devono essere definiti tempi e modi: è una delle decisioni del Consiglio dei Cardinali, che si è riunito in Vaticano dal 18 al 20 febbraio.