Papa Francesco ha ricevuto stamane nel Palazzo Apostolico il Primo Ministro del Portogallo António Luís Santos da Costa, che ha poi incontrato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, e l’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Era stata approvata per la prima volta nel 2021, e definita “un non senso in tempo di COVID” dai vescovi portoghesi. Quindi, era stata rimanda alla Corte Costituzionale, con accuse di incostituzionalità. Ma in questa settimana, il piano inclinato che porta alla cultura della morte ha portato all’approvazione definitiva della legge sull’eutanasia in Portogallo. Succede alla vigilia della Giornata Mondiale della Gioventù, in un momento in cui il mondo cattolico sarà tutto concentrato su Lisbona e dintorni. Ma succede, soprattutto, al termine di una battaglia che ha visto diversi passaggi parlamentari, e dopo che il presidente della Repubblica Marcelo Rebelo aveva rimandato la legge alla Camera lo scorso aprile.
L'Opus Dei in Portogallo ha espresso la sua solidarietà alle vittime di abusi nel Paese, dopo che la relazione di una Commissione indipendente ha indicato cinque casi in questa istituzione. La Prelatura ha anche ribadito il suo impegno a creare ambienti sicuri nella pastorale dei minori.
La discesa sul piano inclinato che porta verso alla civiltà della morte (copyright Giovanni Paolo II) in Portogallo è bloccata dal presidente Marcelo Rebelo de Sousa, cattolico, che ha rimandato la legge appena licenziata alla Corte Costituzionale, e dalla stessa Corte che, testo della legge alla mano, ha detto che effettivamente no, il Portogallo non può avere una legge sull’eutanasia compatibile con la costituzione, o perlomeno quella legge ha troppi buchi, troppa indeterminatezza.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza il Presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa. Secondo quanto diffuso dalla Santa Sede, si è “espressa soddisfazione per le buone relazioni tra la Santa Sede e il Portogallo, come pure per il contributo della Chiesa alla vita del Paese, con speciale riferimento alla gestione dell’attuale crisi sanitaria, alla difesa della vita e alla pacifica convivenza sociale”.
Dopo l’eutanasia, l’inseminazione post-mortem. Prosegue il cammino anti-vita del Portogallo, che continua sulla strada inclinata delle riforme controverse sul tema della vita. Ma l’Associazione dei Medici Cattolici Portoghesi ha preso una posizione netta contro la pratica, in una nota diffusa lo scorso 12 febbraio.
È una storia antica, quella del Portogallo, e la venerazione a Maria è sempre stata presente, così come la fede nell’Immacolata Concezione, che i portoghesi fecero voto di difendere fino alla morte. Eppure, è nel XX secolo, con le apparizioni del 1917 a Fatima, che il Portogallo entra nella storia mariana e nella Storia con prepotenza. Perché da Fatima si diffonde un messaggio per tutto il mondo, radicato nella storia, che in fondo racconta quello che stiamo raccontando: l’Europa non si potrà salvare se non riconoscerà la sua cristianità. Una cristianità che, in fondo, si costruisce sul culto di Maria.
“Out of the box: La relazione dei giovani con la cultura”. Su questo tema è stata incentrata la 13ª Giornata nazionale della Pastorale della cultura che si è svolta il 3 giugno, a Fatima, in Portogallo. La scelta dell’argomento in discussione era nella prospettiva del Sinodo dei vescovi che, nell’ottobre del 2018, intende porre a fondamento della propria riflessione la problematica riguardante “I giovani, la fede e la scelta vocazionale”.
Papa Francesco ha concluso il suo pellegrinaggio a Fatima, 19/mo viaggio apostolico internazionale del suo pontificato, in occasione dei cento anni delle apparizioni della Madonna. Prima di partire il Pontefice ha pranzato con i Vescovi della Conferenza Episcopale del Portogallo.
Reso noto il logo del Viaggio Apostolico che a maggio vedrà Papa Francesco raggiungere Fatima, in Portogallo, per il centenario delle apparizioni della Vergine.
E’ durato 27 minuti il colloquio tra il Papa ed il Presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa. Si tratta del primo viaggio all’estero del numero uno di Lisbona dalla sua elezione.
I vescovi del Portogallo esprimono il loro “rammarico” per l’approvazione, da parte del Parlamento nazionale, della legge che consentirà alle coppie omosessuali di adottare dei figli, come riporta la Radio Vaticana. La legge viene approvata cinque anni dopo la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma deve ancora essere promulgata dal Presidente della repubblica, Aníbal Cavaco Silva.