Nell’anno Famiglia Amoris Laetitia, il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II rilancia la sfida degli studi su Matrimonio e Famiglia con un’offerta formativa che "guarda sempre più lontano", allargando il proprio orizzonte e aprendosi in particolare ai laici.
La nuova era del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia è cominciata il 22 febbraio scorso, con la nomina di monsignor Philippe Bordeyne come nuovo preside dell’Istituto.
"Il motu proprio di Papa Francesco Summa Familiae Cura è stato ricevuto lealmente da tutta la comunità del nostro Istituto fin dalla sua pubblicazione”.
Lunedì scorso presso il Pontificio Istituto teologico Giovanni Paolo II a Roma è stato presentato il volume dedicato al Cardinale Carlo Caffarra, morto nel settembre 2017, "Scritti su etica, vita e famiglia (2009-2017)", a cura di Livio Melina e Alberto Frigerio, edito da Cantagalli. Il futuro porporato nel 1981 fu ul primo preside dell'Istituto voluto da Papa Giovanni Paolo II e dedicato agli studi su matrimonio e famiglia.
"Coerenza" con l'ispirazione originaria voluta da Papa Giovanni Paolo II e "vitalita'" nel rispondere alle nuove sfide sono le caratteristiche del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia. Lo ha sottolineato Vincenzo Paglia, Gran Cancelliere, nell'omelia della messa che l'11 mattina ha ricordato la figura e l'opera del cardinale Carlo Caffarra.
Con un motu proprio in sei articoli, Papa Francesco eleva il rango del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia e lo trasforma in un Pontificio Istituto Teologico che porta sempre il nome del “Papa della famiglia”, che – a differenza dell’Istituto – potrà emettere titoli accademici e il cui campo di interese sarà ampliato anche alle sfide sociali e pastorali.
Come interpretare l’Amoris Laetitia? Mentre il testo dell’esortazione di Papa Francesco viene tirato da una parte e dall’altra, cercando di enfatizzare novità vere e presunte, José Granados, vicepreside dell’Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sul Matrimonio e la Famiglia e consultore della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, dà una chiave di lettura infallibile: tutto va interpretato nella tradizione della Chiesa. Basti pensare che anche i riferimenti alla sessualità sono stati sviluppati a partire dalla Teologia di Giovanni Paolo II.
“ Vivere la verità nell’ amore”. É questo il tema che ha guidato la giornata di studio e testimonianza organizzata dal Pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia della Università lateranense insieme a Courage Italia.